Bozzoli e la carta disperata: "Sentite la teste austriaca . La sua versione mi scagiona"

Le speranze di Giacomo Bozzoli di sollevare da sé il macigno dell’ergastolo portano in Austria, a Brixlegg, meno di 3mila abitanti nel distretto di Kufstein, in Tirolo. Portano alla Montanwerke-Brixlegg, specializzata nella lavorazione di metalli e a una rappresentante dell’azienda che, secondo Giacomo, potrebbe assicurare di non avergli mai dato denaro: sarebbe questa donna, mai sentita dai giudici ma presente nelle sentenze, il “testimone austriaco“ di cui parla Bozzoli nella lettera inviata dalla latitanza in Spagna a tre magistrati di Brescia (QUOTIDIANO NAZIONALE)

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Le speranze di Giacomo Bozzoli di sollevare da sé il macigno dell'ergastolo portano in Austria, a Brixlegg, meno di tremila abitanti nel distretto di Kufstein, in Tirolo. Portano a una rappresentante dell'azienda che, secondo Giacomo, potrebbe assicurare di non avergli mai dato denaro: sarebbe questa donna, mai sentita dai giudici ma presente nelle sentenze, il "testimone austriaco" di cui parla Bozzoli, ancora latitante in Spagna, nella lettera inviata a tre magistrati di Brescia (IL GIORNO)

Inoltre continua a proclamarsi innocente e a puntare la propria attenzione sulla vicenda processuale che si è conclusa con la condanna all'ergastolo. Giacomo Bozzoli non sarà interrogato questa settimana dalla Procura di Brescia (TGR Lombardia)

Non ha l'asso nella manica e nemmeno il colpo a sorpresa. (leggo.it)

Bozzoli a colloquio con i legali. L'ipotesi della revisione

– L’ultima tessera. L’ultima carta, mai giocata per nove anni e in tre processi. (IL GIORNO)

Per il quadro complessivo degli indizi raccolti nelle indagini, gli inquirenti non avevano mai voluto sentire la donna austriaca che lavorava per un’azienda di metalli ed era in contatto con l’imprenditore (Open)

Così ha trascorso la prima giornata nel carcere di Bollate Giacomo Bozzoli, l'ex latitante arrestato giovedì nella sua villa sul Garda dopo una fuga di 11 giorni. Bocche cucite all'uscita dall'istituto di pena milanese per l'avvocato Luigi Frattini - difensore di Giacomo fin da quando a dicembre 2015 è stato iscritto nel registro degli indagati per l'omicidio dello zio Mario - e per suo figlio Giovanni. (il Giornale)