Trento, recapitano la testa di un animale a un imprenditore: due fermati per estorsione con metodo mafioso
“Questo te lo manda la famiglia che non scorda l’infamata. La prossima volta manderemo la testa di tuo figlio“: questo il messaggio su un biglietto insanguinato posizionato sul pacco recapitato ad una famiglia di imprenditori ortofrutticoli della Val di Sole (Trento). All’interno la testa di una pecora insanguinata. L’episodio, che è avvenuto nella notte tra il 15 e il 16 giugno, ha portato gli investigatori ad aprire un fascicolo. (Il Fatto Quotidiano)
Su altre fonti
Di questo sono accusati due uomini. Porto e possesso di armi, incendio doloso – quello dello scorso giugno che ha ridotto in cenere il bicigrill di Pellizzano - e tentata estorsione commessa con il metodo mafioso. (Trentino TV)
Si tratta di uno dei gravissimi episodi contestati a un pregiudicato dalla Procura di Trento. I carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Trento quelli del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Cles hanno dato esecuzione a un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti dell'uomo, ritenuto responsabile, assieme a un'altra persona, della tentata estorsione commessa con metodo mafioso ai danni di una famiglia di imprenditori ortofrutticoli della Val di Sole nel giugno del 2023. (ilgazzettino.it)
Svolta nelle indagini in Val di Sole, per il caso di minacce mafiose a un imprenditore e dell’incendio del bicigrill di Pellizzano. (Il T Quotidiano)
I due, il mandante di 60 anni della Val di Sole e l'esecutore di 56 anni della Val di Non, sono gli autori delle minacce con metodi mafiosi a Dimaro dove, davanti alla casa di un imprenditore lo scorso anno fu recapitato un messaggio intimidatorio corredato da una testa mozzata di pecora. (il Dolomiti)
/10/2024 Hanno individuato gli autori della minaccia mafiosa a un imprenditore e dell’incendio al bicigrill di Pellizzano (ladigetto.it)
Tentata estorsione commessa con metodo mafioso, porto abusivo di armi e incendio doloso. I due avrebbero messo una testa di pecora mozzata fuori dall'abitazione di una famiglia di imprenditori ortofrutticoli della Val di Sole. (Il Messaggero Veneto)