Pacifico (Anief): "Aprire le scuole a ottobre per migliorare la didattica e combattere il precariato"

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PNRR Ponte sullo Stretto

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, è intervenuto all’interno della trasmissione radiofonica Rai Zapping per dire la sua circa la proposta di aprire le scuole il primo ottobre a causa delle temperature in costante rialzo e sul precariato.Rispetto alla proposta lanciata dall’Anief di far riaprire la scuola a ottobre, il leader del giovane sindacato rappresentativo ha detto che si tratta anche di salvaguardare la "qualità della didattica; infatti, non ci interroghiamo sul fatto se il tempo scuola è speso bene. (LA STAMPA Finanza)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il numero del personale sufficiente per garantire una corretta istruzione sbatte contro il numero del personale effettivo, di gran lunga inferiore a quello richiesto. Docenti, studenti, personale Ata e sindacati, tutti con l’incertezza su come ripartirà la scuola, con un presente instabile e un futuro che preoccupa. (il Resto del Carlino)

La curva discendente non è mai stata così vertiginosa. La maglia nera degli iscritti va alle province di Treviso (- 2.456), Vicenza (-1.774) e Venezia (- 1.720), proprio le stesse che fino a 15 anni fa, per ragioni legate alla presenza di nuovi lavoratori stranieri richiamati dall’offerta delle fabbriche venete, avevano registrato un aumento maggiore di alunni. (Corriere della Sera)

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La riapertura delle scuole si avvicina, ma col rischio delle segreterie in tilt. La riapertura delle scuole è alle porte ma c'è il rischio che le segreterie vadano in tilt, come hanno denunciato i sindacati: cosa sta succedendo (Virgilio Sapere)

Tra cattedre mancanti e assunzioni a rilento, in Emilia Romagna è caos docenti. I sindacati: “Supplenti tappabuchi per coprire i vuoti normativi, così non va bene” Di (Orizzonte Scuola)

Si tratta infatti di una scelta che penalizza gravemente chi, pur avendo superato con successo tutte le prove di procedure concorsuali già espletate, si trova estromesso dall’immissione in ruolo per l’incapienza del contingente e rischia vedere ulteriormente prolungata la propria precarietà per l’incomprensibile e determinata risoluzione a bandire, con l’alibi del PNRR, nuovi concorsi già dal prossimo autunno. (FLC CGIL)