Con il cessate il fuoco in Libano la pace a Gaza è più vicina? In Medio Oriente non ci crede nessuno: «Israele resterà nella Striscia per anni»

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Open ESTERI

Funzionari, analisti e diplomatici presenti ai Med Dialogues di Roma commentano la tregua tra Israele ed Hezbollah Ma il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah avvicina o allontana lo scenario di una fine delle ostilità anche a Gaza? È la domanda da un milione di dollari che tiene banco da ieri, quando s’è capito che l’intesa sul Libano era fatta. Ringalluzzita dal risultato diplomatico finalmente raggiunto dopo oltre un anno di estenuante lavoro, da ieri l’Amministrazione Usa (uscente) è tornata a spingere con forza sul pedale del cessate il fuoco anche tra Israele e Hamas: «L’intesa in Libano ora può favorire quella su Gaza», ha detto Antony Blinken chiudendo il G7 di Fiuggi (Open)

Su altre fonti

In accordo con gli Stati Uniti, manteniamo una completa libertà militare', ha detto Netanyahu dopo una giornata di intensi bombardamenti su Beirut. Netanyahu annuncia la tregua in Libano, che è entrata in vigore alle 3 ora italiana. (Sky Tg24 )

Questo è il primo buco nero dell’intesa: Hezbollah ufficialmente non è controparte e non ha assunto impegni in prima persona, perché per Israele, per gli Usa e per gli europei si tratta di un’organizzazione terroristica. (ilmessaggero.it)

Mentre osservatori, analisti e politici si interrogano sulle numerose insidie contenute nell’accordo, che lascia molto spazio al… (Limes)

Le code chilometriche in autostrada dei libanesi che tornano a casa dopo il cessate il fuoco

«Si è aperta una finestra di opportunità. Ma dubito che si riesca a coglierla». Per israeliani e palestinesi, il nome di Gershon Baskin è sinonimo di mediatore. Da 46 anni, l’attivista per la pace e analista, nato negli Usa da una famiglia ebrea dove ha vissuto prima di trasferirsi a Gerusalemme, non si stanca di annodare i fili fra i due popoli che la politica e il fanatismo fanno di tutto per spezzare definitivamente. (Avvenire)

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) - "Il cessate il fuoco in Libano è un segnale importantissimo, è già un risultato del lavoro di Trump, che ha già inviato dei propri emissari, proseguendo il buon lavoro che aveva fatto nel suo primo mandato". (Il Sole 24 ORE)

Le immagini mostrano le code chilometriche che si sono formate nelle ultime ore sulle principali arterie. I principali movimenti di popolazione sono avvenuti nel sud del Libano, nei sobborghi meridionali di Beirut e della Bekaa, nell'est del Paese, roccaforti di Hezbollah, quindi maggiormente colpite dai raid israeliani in questi ultimi 13 mesi. (Corriere TV)