CS3D: il testo della Direttiva (UE) 2024/1760 in Gazzetta UE

CS3D: il testo della Direttiva (UE) 2024/1760 in Gazzetta UE
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Diritto Bancario ECONOMIA

Pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 5 luglio 2024 la Direttiva (UE) 2024/1760 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13 giugno 2024 relativa al dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità (Corporate Sustainability Due Diligence Directive – CS3D o CSDDD). La Direttiva (UE) 2024/1760 (CS3D o CSDDD) modifica la Direttiva (UE) 2019/1937 (Direttiva Whistleblowing) e il Regolamento (UE) 2023/2859 (Regolamento ESAP). (Diritto Bancario)

Se ne è parlato anche su altri giornali

“Abbiamo raggiunto un importante accordo per combattere il greenwashing, stabilendo regole per informazioni chiare, sufficienti e basate su prove sulle caratteristiche ambientali di prodotti e servizi. (EconomiaCircolare.com)

La direttiva entra in vigore il 25 luglio 2024 e non può essere addotta per ridurre il livello di tutela dei diritti umani, occupazionali e sociali o di protezione dell’ambiente o del clima previsto dal diritto nazionale degli Stati membri o da contratti collettivi applicabili al momento della sua adozione. (Ipsoa)

Di fronte agli sviluppi normativi all'interno dell'UE, la Svizzera dovrà trovare risposte adeguate sia nell'ambito del reporting di sostenibilità (direttiva europea CSRD) sia in quello degli obblighi vincolanti di due diligence (direttiva europea CSDD). (economiesuisse.ch)

Bilancio di sostenibilità, i revisori al governo: «Sanzioni proporzionate e chiari standard di valutazione»

Il 10 giugno 2024 il Consiglio dei Ministri ha varato il Decreto legislativo che in Italia recepisce la Direttiva (UE) 2022/2464, Corporate Sustainability Reporting Directive, CSRD, entrata in vigore il 5 gennaio 2023. (Fiscoetasse)

Pubblicata in Gazzetta la Direttiva (UE) 2024/1760 /07/2024 (TuttoAmbiente)

Già deliberato in via preliminare dal Consiglio dei ministri il 10 giugno, nelle prossime settimane terminerà il suo iter nelle Commissioni di Camera e Senato, per poi tornare al governo per l’ok definitivo. (Corriere della Sera)