La leggenda degli 883 arriva su Sky. Dall’11 ottobre la serie “Hanno ucciso l’uomo ragno”

Volarono in vetta alle classifiche senza social né internet. Diventando gli idoli dei ragazzi. Era l’epoca in cui si andava ancora in motorino senza casco, c’erano le cabine telefoniche i dischi in vinile e le musicassette: è una serie che sblocca i ricordi Hanno ucciso l'uomo ragno che, dall'11 ottobre arriva su Sky e in streaming su NOW, e racconta La leggendaria storia degli 883, sottotitolo degli otto episodi prodotti da Sky Studios e Groenlandia (la Repubblica)

Ne parlano anche altri media

La serie di Sydney Sibilia arriva l'11 ottobre, in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW. Un racconto di musica e amicizia, dalla Pavia degli anni '90 fino alle vette delle classifiche musicali italiane. (Sky Tg24 )

Dopo aver diretto la trilogia di Smetto quando voglio, L'incredibile storia dell'Isola delle Rose e Mixed by Erry è al debutto come ideatore e regista di una serie tv su Sky con Hanno ucciso l'Uomo Ragno - La leggendaria storia degli 883 (Today.it)

Al di là del fatto che immergersi negli anni Novanta ha portato i due protagonisti a confrontarsi con una serie di strumenti di cui avevano sentito solo parlare - come il telefono a gettoni e le musicassette -, la sfida più grande che Hanno ucciso l'Uomo Ragno ha dovuto affrontare è stata proprio la scelta di due attori credibili e complici nei panni di Pezzali e Repetto. (Vanity Fair Italia)

Sydney Sibilia: “Gli 883 grandi perché non si sentivano fighi”

Disponibile dal 4 ottobre, sulle piattaforme digitali di streaming, “DISCO VIVO”, il nuovo album di Sara Rados e Progetti Futuri dal quale è estratto il singolo “Bandiere sporche” in rotazione radiofonica per Blackcandy Produzioni. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Un colorato juke-box dal quale non selezioni solo i dischi, ma i ricordi. Un viaggio nel tempo dove gli eroi – casuali, provinciali e anche un po’ sfigati – sono due adolescenti degli anni 90 di nome Massimo, «un tipo che non credeva in sé stesso, che amava la musica e voleva farla senza sapere suonare né cantare», e Mauro, «un visionario che non accettava i no». (leggo.it)

«La musica, più di ogni altra arte, si basa sulla sincerità: il pubblico se ne accorge se sei sincero o no. La forza degli 883 è questa: non si sono mai sentiti fighi. (La Stampa)