Ultrà Inter, carcere per Beretta. Il gip: “Se libero, potrebbe continuare la faida”

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Ponte sullo Stretto

Il gip di Milano Lorenza Pasquinelli ha convalidato il fermo e disposto il carcere per Andrea Beretta, il capo ultrà dell'Inter che mercoledì scorso ha ucciso Antonio Bellocco anche lui esponente della curva Nord e erede della 'ndrina di Rosarno. Le accuse sono omicidio aggravato, perché Beretta era sottoposto alla misura della sorveglianza speciale, e detenzione illegale di arma da fuoco. Per il giudice il carcere è la sola misura idonea dati i gravi indizi di colpevolezza e la gravità del fatto e per consentire alle indagini di chiarire il contesto della vicenda e il movente ancora tutti da accertare. (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri giornali

E' quanto risulta dai primi esiti dell'autopsia effettuata oggi sul corpo dell'erede 36enne dell'omonimo clan della 'ndrangheta e che era nel direttivo della curva interista, ucciso dal 49enne capo ultrà nerazzurro cinque giorni fa, a Cernusco sul Naviglio, nel Milanese. (Il Lametino)

In particolare, da quanto emerge, sono sei le coltellate al cuore e cinque quelle sferrate al collo. Ferite, ciascuna, letale visto l'area in cui sono state sferrate e la forza di chi impugnava l'arma a serramanico. (Corriere Milano)

"Giovedì 12 riunione Baretto stadio. Dalle ore 21.30". Così uno degli storici capi della curva interista, Nino Ciccarelli, sui suoi profili social annuncia un incontro tra gli ultrà della 'nord' per il 12 settembre in un bar nei pressi dello stadio di San Siro, luogo di ritrovo degli ultras nerazzurri. (Tutto Napoli)

Gip: 'Se libero, Beretta può proseguire la faida'

"Giovedì 12 riunione Baretto stadio. Dalle ore 21.30". Così uno degli storici capi della curva interista, Nino Ciccarelli, sui suoi profili social annuncia un incontro tra gli ultrà della 'nord' per il 12 settembre in un bar nei pressi dello stadio di San Siro, luogo di ritrovo degli ultras dell'Inter. (Diretta)

A cui se ne aggiungono un'altra decina superficiali. Scagliate d’impeto dal capo ultrà nerazzurro Andrea Beretta contro Antonio Bellocco. (La Stampa)

C'è un "serio e concreto pericolo che" Andrea Beretta, qualora fosse libero, "possa influenzare eventuali testimoni o trovare nuove occasioni per commettere altri delitti di matrice violenta per proseguire la faida che ha dato origine alla presente vicenda". (La Gazzetta del Mezzogiorno)