Omicidio Bellocco. La Faida Interna Degli Ultrà Interisti

Il 4 settembre, Antonio Bellocco, membro del direttivo della curva Nord dell'Inter e erede dell'omonimo clan della 'ndrangheta, è stato brutalmente ucciso a Cernusco sul Naviglio. L'autopsia ha rivelato che Bellocco è stato colpito con circa 20 coltellate, di cui undici letali. Sei colpi sono stati indirizzati al cuore e cinque al collo, mentre le altre ferite erano superficiali e concentrate sul busto.

Andrea Beretta, capo ultrà dell'Inter, è stato arrestato per omicidio volontario. Beretta, 49 anni, è noto per la sua leadership tra gli ultrà nerazzurri. L'omicidio è avvenuto dopo un violento litigio tra i due, entrambi figure di spicco nella curva Nord dell'Inter.

L'omicidio di Bellocco ha scosso profondamente l'ambiente degli ultrà interisti. La curva Nord dell'Inter è nota per la sua organizzazione e per i legami con la criminalità organizzata. Bellocco, oltre a essere un leader degli ultrà, era anche un membro influente della 'ndrangheta, il che rende il suo omicidio ancora più significativo.

Dopo l'omicidio, i capi della curva Nord hanno convocato una riunione per il 12 settembre, presso un bar vicino allo stadio di San Siro. La riunione, annunciata sui social da Nino Ciccarelli, uno degli storici capi della curva, avviene a cinque giorni di distanza dall'omicidio di Bellocco.

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