FESTA DELLA LIBERAZIONE: IL 25 APRILE A VOLTAGO
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VOLTAGO E VIDEO, grazie a DUILIO DA CAMPO IL SINDACO GIUSEPPE SCHENA “Le generazioni vanno avanti ma Voltago nonostante il passare degli anni è sempre vicino nel ricordo di quei tragici fatti avvenuti qui. Noi giovani siamo cresciuti nella bambagia grazie a chi ha combattuto, mio nonno compreso” 25 APRILE A FELTRE SONIA COMIOTTO PAGINA FACEBOOK ARTICOLO 21 CLICCA ORAZIONE UFFICIALE DEL SINDACO OSCAR DE PELLEGRIN ALLA CERIMONIA DEL 25 APRILE IN PIAZZA DEI MARTIRI Signore e signori, autorità religiose, civili e militari, associazioni combattentistiche, cittadine e cittadini, oggi, in questa piazza, celebriamo una data che non è solo una ricorrenza storica, ma un fondamento vivo della nostra identità nazionale: il 25 aprile. (Radio Più – Emittente Agordina)
Su altri media
Bella Ciao e la gente più forti di ogni polemica, da quelle annunciate, e subito sgonfiate dal buonsenso, a quelle concrete, anche loro smontate un po’ dal buonsenso ma soprattutto dall’intensità del momento. (La Stampa)
Tanto più in tempi come questi: rapidi, discorsivi e superficiali (RSI Radiotelevisione svizzera)
«La celebrazione del 25 Aprile rappresenta per la nostra comunità un momento solenne di memoria, unità e rispetto istituzionale. Di Monia Orazi (Cronache Maceratesi)

Più degli anni passati, la manifestazione dei 90 mila, secondo il dato fornito dall’Anpi, è stata non solo partecipata ma sentita da tutti come “necessaria” in tempi di guerra e di governi antidemocratici. (la Repubblica)
A Pompei il 25 aprile è stato ricordato attraverso la spontaneità e l'innocenza dei bambini. Il sindaco Carmine Lo Sapio, don Ivan Licinio, vicerettore del santuario, la dirigente scolastica Maria Rosaria Marulo, il baby sindaco e i baby consiglieri comunali, hanno evidenziato l'importanza di ricordare gli eroi che hanno perso la vita per difendere la libertà degli italiani. (Il Mattino)
Dopo 20 anni di dittatura, di miseria, di guerre, di deportazioni e sottomissione ai nazisti l’Italia era di nuovo libera. Grazie a quanti ebbero il coraggio di opporsi. Molti di loro andarono in galera e al confino, molti furono perseguitati solo perché ebrei, molti morirono torturati e nei campi di sterminio. (FLC CGIL)