Meloni non zittisce Salvini perché ha già zittito sé stessa
C’è una sinistra in pena per Giorgia, che si mette nei suoi panni e soffre e s’indigna nei confronti di Salvini, il quale la molesta ogni qualvolta ne ha l’occasione sull’America, sulla Russia, sull’Europa, sull’Ucraina, su Starlink, sul ReArm e giù giù a scendere fino alle rottamazioni per gli evasori incalliti. Cosa diamine aspetta la pre… (L'HuffPost)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev “Per l'Italia è un'ottima notizia se Salvini riesce ad avere un buon rapporto con l'amministrazione americana e col vicepresidente Vans. Il futuro è fatto di pace, lavoro, investimenti per le nostre imprese, non certo di guerra o missili”. (Il Sole 24 ORE)
La politica estera, proprio così, un tempo una raffinata arte per statisti - sia diventata una specie di hobby in cui si esercitano a tempo perso anche i dilettanti, non rappresenta certo un passo avanti per la classe dirigente italiana. (La Stampa)
Perché Meloni lo ha detto chiaro ai suoi fedelissimi e il messaggio è già rimbalzato nelle redazioni: «Se dopo il congresso della Lega del 6 aprile non la smette, gli svuoto il partito». Un logoramento silenzioso che adesso diventa guerra aperta. (LaC news24)
Epperò la telefonata fra lui e JD Vance, vicepresidente degli Stati Uniti con la delega alle espressioni truci, così strombazzata su X, ha prima di tutto fatto allarmare gli alleati della Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Poi lo ha ripetuto in un'intervista al Corriere della Sera : «L'ho detto e lo ripeto: la politica estera è una prerogativa del presidente del Consiglio e del ministro degli Esteri , non dei partiti». (Il Dubbio)
La premier non nasconde l'irritazione dopo l'ennesimo affronto con la telefonata a J.D. Vance: «Il 6 aprile si cambia registro» (Open)