Yara, genitori contro Netflix: "Violata la nostra privacy"

Yara, genitori contro Netflix: Violata la nostra privacy
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QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

Gli avvocati della famiglia di Yara Gambirasio , la 13enne uccisa il 26 novembre 2010 e trovata tre mesi dopo a Chignolo d’Isola (Bergamo), annnunciano un esposto al Garante della privacy. Nel mirino gli audio privati che Maura Panarese, mamma di Yara, lasciò sulla segreteria telefonica della figlia e trasmessi nella docuserie di Netflix ‘Il caso Yara, oltre ogni ragionevole dubbio’. Si sente la donna piangere disperata nella speranza che la figlia, già morta, potesse sentire quei messaggi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altri giornali

Faremo un esposto al garante della Privacy: c'è stata un'incursione nella vita di questi genitori senza che ci fosse una reale necessità e senza chiedere alcuna autorizzazione": gli avvocati dei genitori di Yara Gambirasio, la 13enne uccisa nel 2010, si scagliano contro Netflix per la docuserie su Massimo Bossetti, l'uomo condannato all'ergastolo per la morte della ragazza. (Liberoquotidiano.it)

Ha fatto molto discutere in questi mesi la serie Netflix uscita lo scorso 16 luglio, “Il caso Yara: oltre ragionevole dubbio”, incentrata sull’atroce delitto della piccola Yara Gambirasio. (Casteddu Online)

Il caso Yara, oltre ogni ragionevole dubbio è uscito il 16 luglio 2024 sulla nota piattaforma streaming ed è suddiviso in cinque puntate, ognuno di circa 50 minuti. La serie ha fatto immediatamente scalpore per l’intervista a Massimo Bossetti, condannato in via definitiva all’ergastolo, e il tentativo di scagionarlo. (Donna Moderna)

Yara, i genitori contro la docuserie su Netflix: “Faremo esposto al garante della Privacy”

Nulla di utile alla ricostruzione della vicenda giudiziaria, e nessuna richiesta di autorizzazione ai genitori. I pianti disperati di mamma Maura, i messaggi lasciati sulla segreteria telefonica del cellulare di Yara quando ancora pensava che la figlia fosse viva. (L'Eco di Bergamo)

Ancora polemiche per la serie tv "Il Caso Yara: oltre ogni ragionevole dubbio". A distanza di due mesi dall'uscita su Netflix, i genitori di Yara Gambirasio, la 13enne uccisa nel 2010 su cui si basa la fiction, hanno deciso di denunciare la società statunitense per la riproduzione senza autorizzazione delle intercettazioni. (ilmessaggero.it)

A scatenare il loro disappunto è stata in particolar modo la messa in onda dei messaggi che hanno lasciato sulla segretaria telefonica del cellulare della ragazzina, dopo che la piccola sparì nel nulla. (BergamoNews.it)