Sciopero magistrati, il procuratore Lari: «No alla sottoposizione del pm al potere esecutivo»

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Corriere TV INTERNO

«Dico no a questa riforma perché è profondamente sbagliata». Alberto Lari, 61 anni, genovese, procuratore capo della Procura di Imperia, dopo 35 anni di esperienza in magistratura non ha dubbi.«Il sistema giudiziario non è da riformare dal punto di vista dell'organizzazione della magistratura. Se non funziona è perché vanno cambiate le strutture, vanno potenziati i mezzi, va semplificato il processo. (Corriere TV)

La notizia riportata su altri giornali

Il giusto processo si attua, in contradditorio, davanti ad un giudice che non deve solo essere terzo, ma che deve anche apparire terzo». «La riforma costituzionale sulla giustizia punta a raggiungere un obiettivo di sistema e che finora il sistema non ha raggiunto. (ilmattino.it)

C'è al riguardo un dotto articolo sulla prima pagina della Stampa di ieri che porta l'autorevole firma di Vladimiro Zagrebelsky, del quale non cito i ruoli apicali svolti in magistratura perché non basterebbe questo modesto articolo per specificarli. (il Giornale)

Sì al dialogo con le toghe, quella allo studio non è una riforma contro di loro. Nel giorno della protesta di giudici e Pm contro la separazione delle carriere voluta dall'esecutivo, Giorgia Meloni presiede il vertice di maggioranza a Palazzo Chigi per fare il punto sulla giustizia. (Adnkronos)

Senza informare i telespettatori – cittadini e contribuenti del canone - sulla percentuale record dei magistrati che hanno aderito allo sciopero indetto dall’Anm (ovvero: oltre l… Sbianchettare chi sciopera? “Servizio” da affidare al Tg1. (la Repubblica)

111 della Costituzione ci dice che 'il giusto processo' è quello che si 'svolge nel contraddittorio tra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo e imparziale'. Il giusto processo si attua, in contradditorio, davanti ad un giudice che non deve solo essere terzo, ma che deve anche apparire terzo". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La riforma della giustizia non deve apparire come punitiva nei confronti della magistratura. L’ordine parte dalla premier in persona ed è comunque solo la conferma di una linea già adottata: Dialogo, Dialogo, Dialogo. (il manifesto)