Medici senza Frontiere sospende le attività a Port-au-Prince

Medici senza Frontiere sospende le attività a Port-au-Prince
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Avvenire ESTERI

Più di 20.000 persone sono fuggite in soli quattro giorni a causa delle violenze - ANSA Medici senza frontiera ha dovuto sospendere temporaneamente le attività a Port-au-Prince, ad Haiti, dopo che il team e i pazienti sono stati vittime di ripetute minacce e violenze da parte della polizia. Lo rende noto la stessa Msf in una nota sottolineando la difficile situazione: lo staff è stato "minacciato di morte e stupro, le ambulanze bloccate e i pazienti a rischio uccisione. (Avvenire)

Su altre fonti

Come avevano previsto i movimenti popolari, la tanto celebrata Missione multinazionale di sostegno alla sicurezza ad Haiti si sta dimostrando totalmente irrilevante: malgrado il dispiegamento, alla fine dello scorso giugno, delle forze di sicurezza keniane, a cui si sono poi uniti contingenti militari di altri paesi, le bande criminali controllano ancora l’80% di Port-au-Prince, seminando più che mai il terrore tra la popolazione. (il manifesto)

“In molte zone di Haiti i bambini sono sottoposti ad atrocità che nessun bambino dovrebbe mai sperimentare, lasciando loro cicatrici psicologiche ed emotive che potrebbero perseguitarli per tutta la vita”, ha aggiunto Russell. (UNICEF Italia)

L’intensificarsi degli scontri tra bande armate, polizia e civili ad Haiti ha costretto le Nazioni Unite a ordinare l’evacuazione del proprio personale dalla capitale, Port-au-Prince, dove, al momento, la maggior parte delle ambasciate straniere sono chiuse. (L'INDIPENDENTE)

Unicef, 'bambini la metà dei membri delle gang di Haiti'

Negli ultimi giorni, gli agenti di polizia hanno fermato più volte i nostri veicoli e hanno minacciato i membri dello staff, dopo che già l’11 novembre un’ambulanza di MSF era stata attaccata, almeno due pazienti che erano a bordo sono stati giustiziati e il team ha subito danni fisici. (Medici Senza Frontiere)

Città del Vaticano Lo sguardo perso nel vuoto e tra le braccia un fucile, quasi più grande di lui. Forse ha già ucciso qualcuno o si sta preparando a farlo. (Vatican News - Italiano)

Il picco senza precedenti registrato tra il secondo trimestre del 2023 e il 2024 indica un peggioramento della situazione sull'isola caraibica, che affronta una delle peggiori crisi politiche, sociali e umanitarie della sua storia. (Il Messaggero Veneto)