Privacy: Il Garante aggiorna il proprio indirizzo per la gestione di email e metadati

Il Garante per la protezione dei dati personali (“Garante” o “Autorità”) ha pubblicato venerdì 14 giugno 2024 il “Provvedimento del 6 giugno 2024 - Documento di indirizzo. Programmi e servizi informatici di gestione della posta elettronica nel contesto lavorativo e trattamento dei metadati”; il documento era atteso da tempo, anche in considerazione delle numerose richieste di chiarimenti pervenute. (LavoroSi)

Su altre testate

Il Garante Privacy ha pubblicato un documento di indirizzo e avviato una consultazione pubblica per disciplinare la gestione dei metadati di posta elettronica nel contesto lavorativo. (Agenda Digitale)

Le nuove linee guida sulla conservazione dei metadati delle email aziendali, approvate dal Garante privacy lo scorso 6 giugno (si veda Nt+lavoro del 14 giugno), contengono delle precisazioni molto importanti per le aziende. (NT+ Lavoro)

In sostanza, ha affrontato dopo consultazione pubblica la questione della conservazione dei metadati dei lavoratori, ampiamente dibattuta tra gli addetti ai lavori. Abbiamo chiesto all’avvocato Ugo Di Stefano, senior partner e responsabile del Dipartimento Privacy & Corporate Compliance di Lexellent, di chiarire alcuni aspetti della vicenda. (la Repubblica)

Metadati della posta elettronica: l’esito della consultazione pubblica

Questo documento, recante “Programmi e servizi informatici di gestione della posta elettronica nel contesto lavorativo e trattamento dei metadati” offre una guida dettagliata sulle pratiche migliori da adottare per la gestione sicura ed efficiente dei metadati nelle e-mail aziendali. (Lavoro e Diritti)

Le nuove linee guida del Garante privacy sul tema della conservazione dei metadati delle email aziendali hanno attenuato l’allarme sorto dopo la pubblicazione, nel febbraio scorso, della prima versione del documento, ma non hanno risolto tutti i problemi che genera questa complessa tematica. (NT+ Lavoro)

n. 642 del 21 dicembre 2023) che aveva sollevato non un polverone, ma un vero e proprio tornado di commenti negativi giacché, per opinione diffusa, il testo imponeva al titolare di cancellare dopo solo sette giorni tutti i “metadati” di posta elettronica, ovvero «giorno, ora, mittente, destinatario, oggetto e dimensione dell’e-mail», ecc. (Iusletter)