Cosa serve a Zelensky per negoziare una pace

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La Stampa ESTERI

Forse appare quasi impossibile visto dal presente, ma quando, cinque anni fa, un Volodymyr Zelensky giovane e pieno di entusiasmo aveva stravinto le elezioni in Ucraina, lo aveva fatto presentandosi come “presidente della pace”. Era stato lui a riaprire, con grande disappunto dei sostenitori del suo predecessore e avversario Petro Poroshenko, il negoziato con Vladimir Putin, ribadendo di essere p… (La Stampa)

Ne parlano anche altri media

Un primo gruppo di piloti ucraini ha iniziato l'addestramento dei caccia F-16 presso l'hub regionale della Romania. Dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia nel febbraio 2022, Kiev ha cercato di potenziare la propria forza aerea, chiedendo all'Occidente di donare jet militari avanzati e inviando i piloti ad addestrarsi nei Paesi dell'Alleanza atlantica, tra cui la Francia. (Sky Tg24 )

Joe Biden è "sul punto" di dare all'Ucraina il via libera per usare armi occidentali a lungo raggio all'interno del territorio russo, a patto che non utilizzi armi fornite dagli Stati Uniti. La questione, a lungo dibattuta dall'amministrazione democratica, sarà discussa domani con il premier britannico Keir Starmer, nella sua prima visita a Washington. (Gazzetta di Parma)

Putin ha affermato che l’Ucraina lo sta già facendo con droni e altri mezzi, ma che i missili di precisione a lungo raggio sono tutt’altra cosa, perché per utilizzarli c’è bisogno di conoscenze tecniche, intelligence e coperture satellitari che l’Ucraina non possiede e che possono venire essere fornite solo dai paesi della NATO e dai loro esperti militari. (Contropiano)

Il regime nordcoreano pubblica immagini sito arricchimento uranio (Il Sole 24 ORE)

Tensione altissima tra Ucraina e Russia. È stato il presidente americano Joe Biden a dire nei giorni scorsi: "Stiamo lavorando" per autorizzare l'Ucraina ad usare missili a lungo raggio Usa contro la Russia. (Servizio Informazione Religiosa)

Mentre a Kiev si attende il sì di Biden all’uso delle armi a lungo raggio in Russia, che dovrebbe arrivare dopo l’incontro con il premier britannico Starmer, dall’altra parte dell’Oceano, a Toronto, scoppia il caso del documentario Russians at War, sospeso per “minacce”. (la Repubblica)