L'eterno incubo dell'influenza natalizia

L'eterno incubo dell'influenza natalizia
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ilmattino.it SALUTE

Accanto a struffoli, pizza di scarola e tombolate, questo Natale nelle case dei napoletani non è mancata l'influenza. No, non quella metaforica sotto forma di parente che vedi una volta l'anno, ma riesce comunque a destabilizzarti. Parliamo del virus vero, quello che, secondo l'Istituto superiore di sanità, in sette giorni ha messo a letto quasi 600mila italiani. I napoletani non fanno eccezione: la sinfonia di fazzolettini e tossella in città si è sentita eccome, un po' come "Rossetto e caffè" di Sal Da Vinci suonata ai baretti di Chiaia come nei vicoli del centro storico. (ilmattino.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

A fornire il quadro della situazione è il dottor Mauro Mocci, medico sentinella della rete nazionale RespiVirNet, che monitora costantemente l’andamento delle sindromi simil-influenzali e dei virus respiratori nella nostra area. (Civonline)

Così l'influenza è esplosa, come ampiamente atteso». «La situazione dell'influenza sembra sia esplosa, pur non avendo raggiunto il picco. (ilgazzettino.it)

«La situazione dell'influenza sembra sia esplosa, pur non avendo raggiunto il picco. Evidentemente è normale che sia così, nell'ultima settimana la gente è stata in casa a preparare il cenone» della Vigilia e il pranzo di Natale, «i bambini e i ragazzi hanno smesso di andare a scuola e hanno portato i virus in casa con i nonni, gli zii, i genitori, e i parenti vari. (ilmessaggero.it)

Influenza, quando sarà il picco?

“La situazione dell’influenza sembra sia esplosa, pur non avendo raggiunto il picco” fa notare Bassetti e spiega anche perché. “Evidentemente è normale che sia così, nell’ultima settimana la gente è stata in casa a preparare il cenone” della Vigilia e il pranzo di Natale, aggiunge, “i bambini e i ragazzi hanno smesso di andare a scuola e hanno portato i virus in casa con i nonni, gli zii, i genitori, e i parenti vari. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Mal di gola, febbre, spossatezza, dolori articolari, naso che cola, stranuti e tosse, vomito e diarrea: sono i tipici sintomi delle infezioni influenzali stagionali e delle sindromi parainfluenzali sempre più comuni nelle famiglie campane ed italiane all’avvicinarsi del picco epidemico solitamente collegato con le riunioni di famiglia in questo periodo di feste natalizie ma è dopo dopo la befana, con la ripresa delle scuole, che si teme l'esplosione. (ilmattino.it)

Il picco dell'influenza è previsto per la metà di gennaio. A tracciare il quadro e fotografare l'andamento dei virus stagionali, visto dai reparti ospedalieri, è Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova. (Adnkronos)