Influenza stagionale, boom di contagi durante le feste: picco previsto a gennaio, ospedali sotto pressione
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L’influenza stagionale sta registrando un boom di casi in Italia, complice il periodo festivo. Secondo Matteo Bassetti, direttore delle Malattie Infettive presso l’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, questa impennata era prevedibile: “Nell’ultima settimana, la gente è stata in casa a preparare il cenone e i bambini hanno smesso di andare a scuola, portando i virus nelle famiglie”. La combinazione di contatti ravvicinati tra generazioni e il clima festivo ha creato un ambiente ideale per la diffusione del virus. (Tiscali Notizie)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Mal di gola, febbre, spossatezza, dolori articolari, naso che cola, stranuti e tosse, vomito e diarrea: sono i tipici sintomi delle infezioni influenzali stagionali e delle sindromi parainfluenzali sempre più comuni nelle famiglie campane ed italiane all’avvicinarsi del picco epidemico solitamente collegato con le riunioni di famiglia in questo periodo di feste natalizie ma è dopo dopo la befana, con la ripresa delle scuole, che si teme l'esplosione. (ilmattino.it)
L'influenza inizia ad avanzare, nei giorni di festa in cui tanti italiani si sono riuniti per il Natale e si riuniranno per il Capodanno, e la situazione inizia ad esplodere anche negli ospedali, anche se non è stato raggiunto il picco dei contagi. (leggo.it)
Il direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova: "E' un periodo in cui ci sono meno medici e infermieri unito al fatto che la popolazione italiana è molto anziana e ha bisogno continuo di cure" (Adnkronos)
A fornire il quadro della situazione è il dottor Mauro Mocci, medico sentinella della rete nazionale RespiVirNet, che monitora costantemente l’andamento delle sindromi simil-influenzali e dei virus respiratori nella nostra area. (Civonline)
LA NOSTRA RASSEGNA STAMPA Oggi, domenica 29 dicembre, auguri a Davide, Tommaso, Marcello, Benedetta. Mercati settimanali: Moneglia. Proverbi: "Chi ne ha uno, non ne ha nessuno". (LevanteNews.it)
“La situazione dell’influenza sembra sia esplosa, pur non avendo raggiunto il picco” fa notare Bassetti e spiega anche perché. “Evidentemente è normale che sia così, nell’ultima settimana la gente è stata in casa a preparare il cenone” della Vigilia e il pranzo di Natale, aggiunge, “i bambini e i ragazzi hanno smesso di andare a scuola e hanno portato i virus in casa con i nonni, gli zii, i genitori, e i parenti vari. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)