Istat: inarrestabile l’aumento dei prezzi

Istat: inarrestabile l’aumento dei prezzi
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UIL Pubblica Amministrazione ECONOMIA

L’Istat ha pubblicato l’andamento dei prezzi al consumo per il mese di giugno 2024. Secondo i dati l’inflazione si mantiene sullo stesso livello dei due mesi precedenti (+0,8%). La stabilizzazione del ritmo di crescita si deve principalmente al venir meno delle tensioni sui prezzi dei Beni alimentari non lavorati (+0,3% da +2,2% di maggio), i cui effetti compensano l’attenuazione delle spinte deflazionistiche provenienti dal settore energetico, dove i prezzi tendono a risalire, pur restando su valori ampiamente negativi (-8,6% da -11,6% del mese precedente). (UIL Pubblica Amministrazione)

Ne parlano anche altre fonti

Nel mese di Giugno 2024 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dall’Ufficio di Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 119,1 (Base Anno 2015=100) segnandouna variazione del -0,2% rispetto al mese precedente e del +0,5% rispetto al mese di Giugno 2023 (tasso tendenziale). (Il Torinese)

L'inflazione resta ancora inchiodata allo 0,8% a giugno, per il terzo mese consecutivo, ma le notizie per gli italiani sono comunque contrastanti. (ANSA Brasil)

Istat, pubblicato l’indice di giugno 2024: inflazione annua allo 0.8% e mensile 0,1% L’indice nazionale dei prezzi al consumo si riferisce all’intera collettività (NIC) che, al lordo dei tabacchi, è in aumento dello 0,1% al mese e resta invece stabile allo 0,8% su base annua come nel mese precedente. (Lexplain)

Carrello della spesa, crescita a rilento

Le associazioni di difesa degli utenti gridano alla speculazione e puntano il dito anche contro l’interruzione del calo dei prezzi energetici. I dati di giugno confermati dall’Istat mostrano per l’indice nazionale dei prezzi al consumo un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% in un anno. (L'Eco di Bergamo)

A giugno 2024 l’inflazione si mantiene sullo stesso livello dei due mesi precedenti (+0,8%). (Requadro)

La stabilità dell’inflazione sottende andamenti contrapposti di diversi aggregati di spesa: in rallentamento risultano principalmente i prezzi dei Beni alimentari non lavorati (da +2,2% a +0,3%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,3% a +4,0%), dei Beni durevoli (la cui flessione si amplia da -0,7% a -1,0%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,4% a +2,2%); per contro, si attenua ancora la flessione dei prezzi degli Energetici non regolamentati (da -13,5% a -10,3%), accelerano quelli dei regolamentati (da +0,7% a +3,5%) e dei Beni alimentari lavorati (da +1,8% a +2,0%). (Zerosette free press)