Pogba e quel contratto pesantissimo con la Juventus: perché non lo rivedremo più in bianconero

Paul Pogba potrà tornare a giocare a calcio il prossimo mese di marzo, perché la squalifica per doping è stata ridotta a 18 mesi. Il francese è ancora un calciatore della Juventus, che però non ha intenzione di tenerlo in rosa. Le parti stanno cercando di trovare un accordo. (Fanpage.it)

La notizia riportata su altre testate

Paul Pogba sarà presto nuovamente ‘libero’. Libero di tornare a calciare un campo di calcio in partite ufficiali, cosa che dal suo ritorno alla Juventus nel 2022 è accaduto col contagocce. Prima a causa degli infortuni che lo hanno tormentato, poi per la squalifica di quattro anni per doping a settembre dello scorso anno. (CalcioMercato.it)

(Adnkronos) – Il Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) ha ridotto la squalifica per doping inflitta al centrocampista francese della Juventus Paul Pogba da 4 anni a 18 mesi, secondo quanto riportato dal Daily Mail, secondo il quale la decisione si traduce in una significativa vittoria per il centrocampista, con la sospensione originale, iniziata l’11 settembre 2023, che terminerà a marzo 2025. (CremonaOggi)

Prima la notizia arrivata dall'Inghilterra, poi il post che ha fatto partire il conto alla rovescia e infine la nota del giocatore, in attesa della comunicazione ufficiale del tribunale, prevista per l'inizio della prossima settimana. (TUTTO mercato WEB)

Pogba torna a marzo... ma se ne andrà: la Juventus può risolvere il maxi contratto

Da gennaio​ il francese può tornare ad allenarsi insieme ai compagni, da marzo 2025 può ricominciare a giocare partite ufficiali. Due scarpini e l'emoticon di una clessidra. (Calciomercato.com)

Dopo la positività al Dhea, infatti, i bianconeri hanno fatto leva sulla norma contemplata nei contratti Aic per risolvere anticipatamente l'accordo con il francese . Il Tas ha ridotto la sua squalifica da quattro anni a 18 mesi e a marzo 2025 il francese potrà tornare a giocare. (Eurosport IT)

Squalifica per doping ridotta da 4 anni a 18 mesi e revoca della pena pecuniaria. Le scarpe da calcio, i calzettoni della Francia personalizzati con la “doppia P” e una clessidra. (La Gazzetta dello Sport)