Doppia gaffe di Joe Biden al vertice Nato

Doppia gaffe di Joe Biden al vertice Nato Il vertice Nato è stato segnato anche da una doppia gaffe di Joe Biden: prima introduce il presidente ucraino Volodymyr Zelensky come Vladimir Putin, poi si riferisce alla sua vice Kamala Harris chiamandola Trump. La sua candidatura resta in bilico ma lui resiste. Servizio di Rita Salerno Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)

La notizia riportata su altre testate

"Risposte militari alle politiche della Nato". Mentre si chiude il vertice dell'Alleanza Atlantica a Washington, la Russia alza i toni e promette vendetta. Il Cremlino non ha gradito le decisioni prese dall'Occidente: dagli F-16 agli euromissili fino ai 40 miliardi in sostegno di Kiev. (La Stampa)

Così l'ex presidente Usa Donald Trump ha commentato la conferenza stampa che Biden ha tenuto al vertice della Nato a Washington e che è stata caratterizzata da gaffe e lapsus. ''Non è stata un disastro'' la conferenza stampa di ieri del presidente americano Joe Biden, ''per lui non è finita''. (Adnkronos)

Questo, in sostanza, il messaggio trasmesso dal presidente americano nella conferenza stampa andata in scena a Washington la scorsa notte. «Fintantoché non mi diranno: «Non c'è alcuna possibilità tu possa vincere», io continuerò a correre per un secondo mandato. (Corriere del Ticino)

Conferma la loro speranza che, prima o poi, gli Stati Uniti si disintegreranno e la Russia vincerà la Guerra Fredda del 21° secolo. C’è un film che viene visto quasi come una profezia dagli analisti del Cremlino: Civil War con Kirsten Dunst. (la Repubblica)

E pur ammettendo che la conferenza stampa del presidente «non è stata un disastro», ha proposto a Joe Biden di sottoporsi insieme a lui a dei test cognitivi, spiegando di averli fatti lui stesso, di routine, e di «essere perfetto». (il Giornale)

Invece, complice la débacle nel dibattito dello scorso 27 giugno, quella di ieri è diventata un evento attesissimo: Joe Biden, da solo e senza gobbo, davanti a microfoni, giornalisti e telecamere se l’è cavata bene, a parte un paio di gaffes. (ISPI)