Quando finirà il maltempo e smetterà di piovere, le previsioni: da mercoledì 5 giugno arriva una svolta
Sembra destinata a concludersi presto la fase di diffusa instabilità che ha caratterizzato tutto il mese di maggio. A partire da mercoledì 5 giugno, infatti, è previsto un deciso miglioramento delle condizioni meteo su tutta l’Italia e l'aumento delle temperature. Una fase che, tuttavia, non dovrebbe durare a lungo. (Fanpage.it)
Su altri media
Il peggioramento previsto da domenica al Nord Italia Tuttavia il bel tempo non durerà a lungo, almeno al Nord Italia. (Meteo Italia)
La ragione va ricercata nella risalita di un promontorio anticiclonico di matrice africana, da noi simpaticamente chiamato Scipione, il quale aprirà una parentesi pienamente estiva dopo un lungo periodo caratterizzato da un contesto meteo-climatico assai instabile e altalenante, soprattutto al Centro-Nord. (iLMeteo.it)
Proprio questo affondo genererà contrasti termici molto temibili e pericolosi che potranno dar luogo a violenti temporali tra nord e centro e un graduale ma generale calo termico, con arretramento della massa d’aria calda verso sud, come vediamo in questa carta termica a 1500m prevista per lunedì 10 giugno: La scaldata prevista porterà i valori termici su pianure e zone interne in genere ad impennarsi sin oltre i 32°C su alcune zone del centro e del sud, mentre al nord si toccheranno al massimo i 30-31°C. (MeteoLive.it)
Ci attende quindi un martedì 4 piuttosto nuvoloso in gran parte del Nord, con improvvisi acquazzoni e temporali che, specie nel corso del pomeriggio, bagneranno quasi tutte le regioni settentrionali, a eccezione di Liguria, Basso Piemonte e Romagna; instabilità che comunque si sgonfierà rapidamente in serata. (MeteoGiuliacci)
Sono attesi i primi picchi oltre i 30 gradi anche al centro, mentre al Sud qualche nuvoletta impedirà la vera e propria impennata termica nordafricana. Arriva da domani la prima ondata di calore dell'anno a causa dell'irruzione dell'anticiclone nordafricano. (Il Messaggero Veneto)
(Adnkronos) – Una delle attività più antiche dell’uomo è la pastorizia, che tutt’oggi rappresenta una fonte di sostentamento per miliardi di persone. A rischio, secondo quanto dichiarato dalla Convenzione delle Nazioni Unite per combattere la desertificazione (UNCCD), nel report tematico Global Land Outlook su pascoli e pastori, il già delicato equilibrio climatico del Pianeta, le risorse alimentari e il benessere di circa due miliardi di persone. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)