Consiglio europeo: condanna della guerra russa, “pieno sostegno” all’Ucraina, poche novità sul piano concreto per il sostegno a Kiev

Consiglio europeo: condanna della guerra russa, “pieno sostegno” all’Ucraina, poche novità sul piano concreto per il sostegno a Kiev
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Il presidente ucraino Zelensky ricevuto al summit Ue (Photo European Council) Il Consiglio europeo “ha discusso della guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina in tutte le sue dimensioni e ha esaminato i progressi compiuti in merito al sostegno globale dell’Unione all’Ucraina e al suo popolo nel momento in cui l’Ucraina esercita il suo diritto naturale di autotutela”. Così si legge nelle conclusioni del summit dei Ventisette svoltosi ieri a Bruxelles (Servizio Informazione Religiosa)

Se ne è parlato anche su altre testate

Scatta dopo la sentenza che ha condannato Scotto, boss legato ad apparati dello Stato. Il difensore della famiglia Agostino e di Salvatore Borsellino: "La rappresaglia contro l'attuale senatore ha ragioni diverse da quelle che vengono esplicitate. (Il Fatto Quotidiano)

"Il Consiglio europeo sottolinea l'importanza di tener fede all'impegno assunto al vertice del G7 in Puglia di fornire insieme ai partner del G7 circa 45 miliardi di euro (50 miliardi di dollari) entro la fine dell'anno per sostenere le attuali e future esigenze militari, di bilancio e di ricostruzione dell'Ucraina". (Civonline)

La presidente della Commissione Antimafia Chiara Colosimo si è fatta promotrice di un disegno di legge che inserisce l’obbligo di astensione per i commissari che si trovino in situazione di conflitto di interessi o incompatibilità. (Il Fatto Quotidiano)

Il clan del "Fatto" in tilt su Scarpinato

Francesco Damato 16 ottobre 2024 (Liberoquotidiano.it)

Su quel versante costellato da snodi complicatissimi, il senatore M5S Roberto Scarpinato, già procuratore generale di Palermo e prima ancora pm antimafia nel capoluogo siciliano, è “parte in causa”: ha vissuto i giorni che precedettero l’eccidio del 19 luglio 1992 come titolare del fascicolo, che illuminava gli intrecci fra Cosa nostra e imprese del Nord. (Il Dubbio)

Editoriale di Marco Travaglio in prima pagina, pezzone a pagina due, commento di Gian Carlo Caselli e paginata di Marco Lillo. L'ex Pg è stato pizzicato mentre avrebbe concordato con l'allora collega Gioacchino Natoli cosa dire e cosa no in commissione Antimafia sul famigerato dossier Mafia-appalti scritto dai Ros guidati da Mario Mori e frettolosamente insabbiato dall'ex procuratore capo di Palermo Giuseppe Pignatone, infine archiviato da Scarpinato una volta tumulato Borsellino. (il Giornale)