Scarpinato, l'imbarazzo per le frasi su Borsellino

Scarpinato, l'imbarazzo per le frasi su Borsellino
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il Giornale ESTERI

«Cosa ha da nascondere il senatore Scarpinato sulla vicenda Borsellino?». Così Raffella Paita di Italia Viva dà voce alla domanda che tanti si fanno in questi giorni in Parlamento, e in particolare all'interno della Commissione antimafia. Ovvero quali siano i reali contenuti della amichevole chiacchierata tra Roberto Scarpinato, già pm a Palermo e oggi senatore 5 Stelle, e l'ex magistrato Gioacchino Natoli, intercettata dalla Procura di Caltanissetta (il Giornale)

Su altri media

I commissari che dovessero trovarsi in "conflitto di interessi" su alcuni temi si astengano dai lavori della Commissione Antimafia. (Secolo d'Italia)

La presidente Chiara Colosimo – di gran lunga la più coraggiosa presidente antimafia degli ultimi decenni – ha deciso di "fermare" gli ex pm Roberto Scarpinato e Federico Cafiero De Raho, chiedendo loro di astenersi dalle audizioni che li vedrebbero coinvolti come ex investigatori. (Il Dubbio)

L'ex Pg è stato pizzicato mentre avrebbe concordato con l'allora collega Gioacchino Natoli cosa dire e cosa no in commissione Antimafia sul famigerato dossier Mafia-appalti scritto dai Ros guidati da Mario Mori e frettolosamente insabbiato dall'ex procuratore capo di Palermo Giuseppe Pignatone, infine archiviato da Scarpinato una volta tumulato Borsellino. (il Giornale)

Antimafia e conflitti d’interessi, lo scontro in commissione è rinviato

E' quanto si legge al punto sei delle conclusioni del Consiglio europeo di Bruxelles, riguardo a quello che era stato uno dei risultati simbolo del summit di Borgo Egnazia, ovvero l'uso di profitti derivanti dagli asset congelati a Mosca per sostenere Kiev. (Civonline)

Le dichiarazioni partono a raffica subito dopo un articolo del quoti… Un caso sollevato dal centrodestra, che chiede le dimissioni di Scarpinato dalla commissione parlamentare antimafia. (La Repubblica)

Lo scontro è latente: c’è e non c’è. Un’alzata d’ingegno ad alto tasso di strumentalità, perché si capisce bene che gli obiettivi al centro del mirino sono i pentastellati Roberto Scarpinato e Federico Cafiero de Raho: il primo è molto recentemente finito al centro di un caso perché avrebbe concordato con l’ex pm Gioacchino Natoli (accusato di favoreggiamento alla mafia) le risposte da dare durante un’audizione; il secondo perché il caso dei presunti dossieraggi che da mesi agita le cronache politiche riguarda soprattutto gli anni in cui c’era lui a dirigere la Dna dalla quale uscivano sin troppo facilmente notizie riservate. (il manifesto)