Omicidio in Piazza XX Settembre a Bologna, l'ira dei residenti: «Qui viviamo nella paura»

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Corriere della Sera INTERNO

È l’una dell’ennesima notte tragica in Piazza XX Settembre. Un’alfa è parcheggiata dentro le strisce, un 45enne italiano aspetta un amico, andato a parlare con un’altra persona. E’ un 26enne ivoriano. Quando torna è ferito in modo grave, perde tanto sangue, è stato accoltellato. L’uomo chiama il 118, i sanitari provano a rianimarlo sul posto, poi la corsa in ospedale. Dove Mamadou Sangare, un ragazzo senza fissa dimora, muore. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

– Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi tornerà a Palazzo Caprara per partecipare al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto Attilio Visconti. (il Resto del Carlino)

A puntare il dito contro la piaga della droga in città è direttamente Matteo Lepore (nella foto), tornato a parlare delle violenze – spesso commesse da giovanissimi – in città: il sindaco lunedì incontrerà a Bologna Matteo Piantedosi, ex prefetto cittadino oggi ministro degli Interni, nella riunione del Comitato per l’ordine pubblico convocata dopo l’omicidio in piazza XX Settembre: "C’è un lavoro lungo da fare e tornerò a segnalare al Ministero anche l’emergenza sanitaria legata al crack, della quale non si parla, nonostante riguardi tutte le grandi città italiane – puntualizza Lepore –. (il Resto del Carlino)

PER ISCRIVERSI AL CANALE WHATSAPP DI BOLOGNATODAY Nessuna spiegazione, tanto meno un'ammissione. Si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del gip Sandro Pecorella il... (Virgilio)

BOLOGNA – Resta in carcere il presunto assassino di Mamadou Sangare, il 26enne della Costa d’Avorio accoltellato a morte in piazza XX Settembre nella notte tra martedì e mercoledì. Il gip, Sandro Pecorella, ha conf… (La Repubblica)

La zona di piazza XX Settembre dove è avvenuto l'accoltellamento (FotoSchicchi)SCHICCHI L’indagato, che è senza fissa dimora e parla poco l’italiano, all’udienza di convalida alla Dozza, assistito dall’avvocato Roberta Zerbinati, si è avvalso della facoltà di non rispondere. (il Resto del Carlino)

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