Ue. Dazi alle auto cinesi: Pechino minaccia la risposta simmetrica

Di Giuseppe Gagliano – L’Unione Europea ha deciso di usare uno dei suoi strumenti economici più potenti contro la Cina, imponendo dazi sui veicoli elettrici importati dal gigante asiatico. Questa decisione, approvata dai Paesi membri dell’Ue venerdì nonostante la ferma opposizione della Germania, apre un nuovo capitolo nelle relazioni commerciali tra Bruxelles e Pechino. La misura è stata promossa con l’obiettivo di contrastare la concorrenza cinese ritenuta sleale, dato che molti veicoli elettrici prodotti in Cina beneficiano di significativi sussidi statali. (Notizie Geopolitiche)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Nello stesso momento, a quasi diecimila chilometri di distanza, la Commissione europea decide di imporre nuovi dazi a doppio cifra a tutte le auto elettriche importate dalla Cina, che già pagano il 10% (noi paghiamo il 15% ai cinesi). (la Repubblica)

La Commissione intende procedere sui dazi sulle auto elettriche cinesi importate e continuando il negoziato con la Cina per trovare soluzioni alla controversia commerciale. (Il Messaggero - Motori)

Il voto contrario della Germania e di altri quattro Paesi non è bastato a bloccare i dazi sulle auto elettriche cinesi. L'Unione Europea si è spaccata sulla proposta di introdurre tariffe nei confronti di alcuni produttori di auto elettriche assemblate in Cina. (L'HuffPost)

Cina contro i dazi UE: “Protezionismo sleale”

Con molti astenuti, gli Stati membri dell’Ue, hanno detto sì alle tasse aggiuntive sui veicoli elettrici cinesi, ma passando la palla alla Commissione. La proposta della Commissione Europea di introdurre dazi compensativi definitivi sulle importazioni di auto elettriche a batteria dalla Cina, alla fine della fiera, ha ottenuto una “mezza” approvazione del Parlamento. (ClubAlfa.it)

“Invece di dazi punitivi, si dovrebbe trattare di un reciproco riconoscimento degli investimenti. (Motorisumotori.it)

Forti accuse, come quella di “grave violazione del commercio internazionale”, vengono accompagnate da avvertimenti più o meno espliciti. “I dazi non solo ostacolano la cooperazione commerciale e di investimento tra Cina e Ue, ma ritardano il processo di trasformazione verde dell’Ue”, si legge nella nota del ministero del Commercio. (RSI.ch Informazione)