Dazi alle auto cinesi, Pechino minaccia la risposta simmetrica

- L'Unione Europea ha deciso di utilizzare uno dei suoi strumenti economici più potenti contro la Cina, imponendo dazi sui veicoli elettrici importati dal gigante asiatico. Questa decisione, approvata dai Paesi membri dell'Ue venerdì, nonostante la ferma opposizione della Germania, apre un nuovo capitolo nelle relazioni commerciali tra Bruxelles e Pechino. La misura è stata promossa con l'obiettivo di contrastare la concorrenza cinese, ritenuta sleale, dato che molti veicoli elettrici prodotti in Cina beneficiano di significativi sussidi statali.

Il CEO del Gruppo Volkswagen ha proposto un'idea alternativa per l'Unione Europea: se le case automobilistiche cinesi investono nel Vecchio Continente, si potrebbero eliminare i dazi sulle auto elettriche. Questo approccio, secondo il CEO, eviterebbe una sanguinosa guerra commerciale contro la Cina, che vedrebbe l'Europa soccombere. Inoltre, Volkswagen, BMW e Mercedes verrebbero protette, evitando così eventuali contro-dazi cinesi sulle auto premium tedesche.

Invece di dazi punitivi, si dovrebbe trattare di un reciproco riconoscimento degli investimenti. Tuttavia, non tutti sono d'accordo con questa visione. Alcuni esperti ritengono che i dazi non siano un buon segnale e non convengano all'Europa, soprattutto all'Italia. La decisione dell'Unione Europea di imporre dazi sostanziosi sulle importazioni di auto elettriche dalla Cina è stata accolta con favore da alcuni, che vedono finalmente l'Europa decisa a proteggere i propri interessi economici e ambientali.

Non possiamo lasciare campo libero a un paese che si fa beffe di ogni regola e che non rispetta le leggi ambientali. Forse, dopo questa decisione, anche i mandarini cinesi capiranno che le cose potrebbero cambiare e che fare affari per loro sarà un po' più difficile.

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