Il male assoluto e la memoria sbiadita

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Un anno fa, a un giorno dal pogrom del 7 ottobre perpetrato da Hamas, scrivemmo che Israele aveva il diritto alla reazione, e che qualunque governo volesse avere stanza a Tel Aviv avrebbe dovuto chiudere i conti – da un punto di vista politico e militare – con i tagliagole che avevano perpetrato il massacro dentro i confini di uno stato libero. Sostenemmo pure che bombardare indiscriminatamente civili palestinesi (già oppressi da una cattività di fatto e dal regime dei terroristi ora guidati da Yahya Sinwar) non sarebbe stato degno di una democrazia evoluta, e che l’entità della risposta avrebbe segnato il confine tra difesa legittima e punizione di massa. (Domani)

Ne parlano anche altre fonti

Tel Aviv, 7 ottobre 2024 – “Per noi – affermano molti israeliani – il tempo si è fermato il sabato 7 ottobre”: il giorno in cui in seguito al massiccio attacco lanciato da migliaia di miliziani di Hamas la storia del Paese è bruscamente deragliata ed è uscita dai binari, messi pazientemente a punto per decenni dai Padri fondatori. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Di Euronews Agenzie: AP PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)

A un anno di distanza, grande è la vicinanza e la solidarietà della Repubblica Italiana al popolo israeliano così ignobilmente colpito". (Tiscali Notizie)

7 ottobre, invasione e omicidi mirati

La neonata è rimasta chiusa per venti minuti in ripostiglio prima che sua madre Sheila (nome di fantasia) si rendesse conto che rischiava di morire asfissiata. Quando ha sentito suonare le sirene, ha immaginato che fossero arrivati. (La Stampa)

È stata fatta salva la fede o la religione ha prevalso? È necessario interrogarsi per non confondere nuovamente la pace con un’idea generalizzata di condizioni solitamente contrapposte e che tali restano. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Condotta con un’offensiva militare tradizionale, raid aerei, rappresaglie su infrastrutture: un’attività che ha privilegiato, insieme alle manovre di grandi unità, l’eliminazione di dirigenti politici, ufficiali, quadri di Hamas ed Hezbollah. (Corriere della Sera)