Microsoft svela il chip quantistico Majorana: il futuro dell’informatica
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Microsoft ha annunciato un’importante svolta nel settore del calcolo quantistico, presentando un nuovo chip basato sulle particelle di Majorana, elementi teorici previsti dalla fisica e ora sfruttati per realizzare qubit più stabili e affidabili. L’innovazione segna un passo decisivo per la realizzazione di computer quantistici pratici, in grado di superare i limiti attuali. Le particelle di Majorana e la stabilità dei qubit Il qubit, unità base dell’informazione quantistica, è storicamente soggetto a errori e instabilità a causa della sua estrema sensibilità all’ambiente. (Tech Princess)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La stessa tecnologia è alla base di Ocelot, ilnuovo chipchesi ispira al celebre paradosso del gatto di Schrödinger. La nuova tecnologia, che elimina alcuni tipi di errori, è stata presentata sulla rivista Nature nella ricerca coordinata da Harald Putterman, del Centro di quantum computing di Amazon Web Services. (Alto Adige)
La promessa del quantum computing è quella di risolvere problemi che sono al di là della portata dei computer classici, aprendo nuove frontiere nella scienza dei materiali, nella medicina, nella finanza e in molti altri campi. (Libero Tecnologia)
Questi qubit dovrebbero ridurre la quantità di energia e risorse utilizzate per la correzione degli errori quantistici poiché "sopprimono intrinsecamente" certi tipi di errori. (Multiplayer.it)
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Simone Severini, 49 anni di Sarteano (Siena), è a capo della divisone di quantum computing di Amazon: laureato in filosofia, si è fatto catturare dal fascino della fisica quantistica a Bristol, dove ha studiato ingegneria informatica con Richard Jozsa, studente a sua volta di Roger Penrose, Nobel per la Fisica nel 2020. (Corriere della Sera)
Una realizzazione che molti esperti del settore ritenevano quasi irrealizzabile, ma che adesso sembra essere alla portata di mano, cambiando così radicalmente le prospettive dell’intero settore tecnologico. (Ultima Voce)