Siria, al Jolani: “Nessuna amnistia per i torturatori”

Siria, al Jolani: “Nessuna amnistia per i torturatori”
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Agenzia askanews ESTERI

Roma, 11 dic. – “Non perdoneremo coloro che sono coinvolti nella tortura e nell’eliminazione dei detenuti e li perseguiremo nel nostro Paese”. Lo ha detto oggi Abu al Jolani (nome di battaglia, il vero nome è Ahmed al Sharaa), capo di Hayat Tahrir Al Sham (Hts), gruppo che ha guidato il rovesciamento del regime di Bashar al Assad. Il leader siriano ha anche chiesto agli altri Paesi di consegnare alle nuove autorità “tutti i criminali fuggiti affinché possano essere tradotti davanti alla giustizia”. (Agenzia askanews)

Ne parlano anche altre testate

PYD a Fanpage.it: “Siamo pronti a negoziare con Hayat Tahrir al Sham per una Siria democratica per tutti. (Fanpage.it)

Il conflitto in Siria entra alla Sapienza. L’iniziativa all’università raccoglie l’appello lanciato dalla Rete Kurdistan romana. (Repubblica Roma)

Le notizie del giorno: iniziano le udienze in tribunale per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Confermata la vittoria dell'opposizione nel governatorato di Jakarta. Gli accademici della Corea del Sud scelgono come espressione dell'anno quattro caratteri legati ai tumulti politici. (AsiaNews)

Siria news in diretta. Leader dei ribelli: “I curdi fanno parte della patria, torneranno nei loro villaggi”. Ankara: “Pronti ad aiutare il nuovo governo”

Dopo la svolta, la Siria ora deve costruire. L'offensiva contro le forze di Assad è stata lampo. Ma adesso per la coalizione di gruppi, guidata da Hayat Tahrir al-Sham (Hts), che ha posto fine al regime, si prospetta il compito più arduo, quello della governance e del pluralismo. (Adnkronos)

Un corteo costellato di bandiere curde ha sfilato nel pomeriggio in centro a Torino in difesa del Rojava, il Kurdistan occidentale, una regione de facto autonoma della Siria, l'amministrazione... (Virgilio)

Al Jolani vuole far tornare il popolo curdo siriano nelle zone finora dominate dalla Turchia e dai ribelli filo-turchi perché "se Allah vuole, i curdi saranno parte integrante dello Stato. "I curdi fanno parte della patria e, come noi, sono stati oppressi dal precedente regime" è la promessa fatta da Abu Mohamed al Jolani, leader dei ribelli siriani che hanno cacciato Bashar al Assad da Damasco. (QUOTIDIANO NAZIONALE)