Siria, cosa succede ai curdi attaccati su due fronti, dai ribelli anti Assad e dalla Turchia
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Introduzione Dopo che i ribelli jihadisti filo-turchi hanno fatto cadere il regime di Bashar al Assad in Siria, i curdi siriani che vivono nel Nord-Est del Paese si trovano in una posizione difficile. Non sono mai stati così isolati e indeboliti. Dall’inizio degli attacchi dei miliziani contro Assad, a fine novembre, la Turchia ha infatti cominciato parallelamente una campagna di bombardamenti contro le postazioni dei curdi siriani più vicine al confine. (Sky Tg24 )
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«In Siria stiamo vivendo momenti storici, in quanto assistiamo alla caduta del regime autoritario di Damasco. Questo cambiamento rappresenta un’opportunità per costruire una nuova Siria basata sulla democrazia e sulla giustizia che garantisca i diritti di tutti i siriani», ha dichiarato il comandante generale delle Forze siriane democratiche Mazloum Abdi in seguito alla caduta di Bashar al-Assad. (il manifesto)
I curdi siriani di Qamishli esprimono preoccupazione per il loro futuro dopo la caduta del presidente Bashar al-Assad, mentre il nuovo primo ministro ad interim della Siria giura di proteggere i diritti delle minoranze dopo che i ribelli a guida islamica hanno posto fine al regime repressivo di Bashar al-Assad. (Tiscali Notizie)
Con la presa di Damasco di domenica 8 dicembre la famiglia Assad, che ha governato il Paese per tutto questo tempo, prima con Hafez e poi con il figlio Bashar, è stata spazzata via dall’avanzata delle forze jihadiste siriane, in particolare quelle di Hay’at Tharir al-Sham (Hts), che dal 2017 governavano buona parte della provincia di Idlib, nel nord-ovest della Siria, e del Syrian National Army (Sna), entrambi supportati dalla Turchia, soprattutto quest’ultimo. (Patria Indipendente)
"Assistiamo da un lato alla caduta di una dittatura che va avanti da oltre cinquant'anni in Siria, che ha diviso famiglie e torturato e sterminato migliaia di persone; dall'altro, le milizie di SNA (esercito proxy della Turchia) e HTS (organizzazione proveniente da Al Qaeda) stanno proseguendo l'avanzata con la prospettiva di unificare la Siria in un governo istituzionale islamico", sottolineano gli organizzatori. (TorinOggi.it)
L'intervista di Fanpage.it a Yilmaz Orkan, responsabile di UIKI-ONLUS (Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia),sul caos in Siria: "La Turchia coordina tutto. Non sappiamo quali scenari si apriranno ma attenzione a cosa farà la Russia. (Fanpage.it)
SIRIA (Limes)