«Bande feroci quanto Daesh Non c’è alternativa alla lotta»

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il manifesto ESTERI

Martedì il comandante generale delle Forze della Siria Democratica (Sdf) Mazloum Abdi ha annunciato il raggiungimento di un cessate il fuoco nella regione di Manbij e il ritiro delle truppe in direzione di Kobane. Contemporaneamente le Sdf si sono ritirate anche dalla città di Deir EzZor, mettendo fine alla loro presenza militare a ovest dell’Eufrate. Secondo Abdi, l’obiettivo ultimo dell’accordo è estendere il cessate il fuoco a tutta la Siria e iniziare finalmente un processo politico. (il manifesto)

Su altri media

Dopo dieci giorni il regime di Assad è caduto. (TorinOggi.it)

Fonti dei ribelli dell'esercito nazionale siriano (Sna) hanno annunciato di aver preso il controllo dell'80% del distretto di Manbij, a nordest di Aleppo, che nel 2016 era stato conquistato, durante la guerra civile siriana, dai curdi sostenuti dagli Stati Uniti. (la Repubblica)

Non vogliamo essere un Afghanistan bis". Non sappiamo quali scenari si apriranno ma attenzione a cosa farà la Russia. (Fanpage.it)

Rojava e Shengal: mobilitazione generale contro la minaccia jihadista e turca

PRIMA ANCORA che il regime cadesse, migliaia di persone si erano radunate per festeggiare il ritiro delle truppe di Damasco che occupavano l’aeroporto internazionale di Qamishlo. (il manifesto)

Lo scrive Reuters. La Turchia ha più volte ripetuto agli Stati Uniti che «un’organizzazione terroristica non può essere eliminata utilizzando un’altra organizzazione terroristica», ha aggiunto la fonte. (Il Sole 24 ORE)

La guerra di Israele su Gaza e poi sul Libano sembra aprire degli spazi per la resa dei conti che la Turchia aspettava da tempo contro i Curdi del Rojava, in Siria. (DinamoPress)