Siria. L’impegno delle Sdf
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Di Shorsh Surme – Mercoledì scorso le fazioni armate dell’opposizione hanno lanciato un attacco a sorpresa, durante il quale sono riuscite a sottrarre il controllo della città di Aleppo alle forze governative. Con le notizie sulla Siria, le fazioni siriane sono diventate il fulcro di discussioni e indagini, soprattutto alla luce della mappa della galassia dei gruppi armati del paese. Questi gruppi includono gruppi jihadistii, come Hayat Tahrir al-Sham, che ha guidato l’attacco ad Aleppo e che raccoglie fazioni quietiste eredi di Jabat al-Nusra. (Notizie Geopolitiche)
Ne parlano anche altri media
Curdi, ovvero quel popolo che ha avuto la sfortuna di finire in un crocevia geopolitico dei più infernali. Gli eventi precipitosi in Siria per mano di Hayat Tahrir al-Sham pongono oggi nuove sfide per il mondo dei curdi siriani, quarta porzione dell'universo sparpagliato tra Turchia, Iran, Iraq e Siria. (Inside Over)
Gli Stati Uniti e la Turchia hanno raggiunto un accordo per garantire il ritiro delle forze curdo-siriane (Syrian Democratic Forces, SDF), sostenute dagli Stati Uniti nella lotta allo Stato islamico in Siria, dalla città di Manbij, a nord-est di Aleppo (AsiaNews)
I ribelli jihadisti sono all'offensiva non solo a Damasco ma anche nelle aree controllate dai curdi siriani dell'Ypg/Pkk, sostenuti dagli americani. (la Repubblica)
Non sappiamo quali scenari si apriranno ma attenzione a cosa farà la Russia. Non vogliamo essere un Afghanistan bis". (Fanpage.it)
Martedì il comandante generale delle Forze della Siria Democratica (Sdf) Mazloum Abdi ha annunciato il raggiungimento di un cessate il fuoco nella regione di Manbij e il ritiro delle truppe in direzione di Kobane. (il manifesto)
Dopo dieci giorni il regime di Assad è caduto. (TorinOggi.it)