Forze curde, 'siamo parte integrante della Siria unita'

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La Tribuna di Treviso ESTERI

Le forze curdo-siriane hanno annunciato poco fa la decisione di issare su tutte le istituzioni della regione di fatto autonoma del nord-est siriano la "bandiera della rivoluzione" sventolata dagli insorti islamisti che hanno preso il potere a Damasco e hanno deposto il regime di Bashar al Assad. "Siamo parte della Siria unita e del popolo siriano", si legge nel comunicato delle forze curdo-siriane diffuso poco fa ai media. (La Tribuna di Treviso)

Se ne è parlato anche su altri media

PRIMA ANCORA che il regime cadesse, migliaia di persone si erano radunate per festeggiare il ritiro delle truppe di Damasco che occupavano l’aeroporto internazionale di Qamishlo. (il manifesto)

Gli Stati Uniti e la Turchia hanno raggiunto un accordo per garantire il ritiro delle forze curdo-siriane (Syrian Democratic Forces, SDF), sostenute dagli Stati Uniti nella lotta allo Stato islamico in Siria, dalla città di Manbij, a nord-est di Aleppo. (AsiaNews)

La peggiore crisi umanitaria e militare del XXI secolo ha raggiunto una svolta storica. Questo fine settimana, i siriani hanno gioito dopo che Bashar al-Assad è stato finalmente rovesciato con una svolta guidata da Hayat Tahrir al-Sham (Hts), un ramo proveniente da al-Qaeda. (Jacobin Italia)

Una rivoluzione confederale da salvare

Secondo Abdi, l’obiettivo ultimo dell’accordo è estendere il cessate il fuoco a tutta la Siria e iniziare finalmente un processo politico. Contemporaneamente le Sdf si sono ritirate anche dalla città di Deir EzZor, mettendo fine alla loro presenza militare a ovest dell’Eufrate. (il manifesto)

Con la presa di Damasco di domenica 8 dicembre la famiglia Assad, che ha governato il Paese per tutto questo tempo, prima con Hafez e poi con il figlio Bashar, è stata spazzata via dall’avanzata delle forze jihadiste siriane, in particolare quelle di Hay’at Tharir al-Sham (Hts), che dal 2017 governavano buona parte della provincia di Idlib, nel nord-ovest della Siria, e del Syrian National Army (Sna), entrambi supportati dalla Turchia, soprattutto quest’ultimo. (Patria Indipendente)

La rivoluzione confederale non va tuttavia confusa con i curdi, che sono soltanto una sua componente. (il manifesto)