Ci sarà spazio per i curdi nella nuova Siria?

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Patria Indipendente ESTERI

In soli dieci giorni in Siria è accaduto quello che molti siriani attendevano da cinquant’anni. Con la presa di Damasco di domenica 8 dicembre la famiglia Assad, che ha governato il Paese per tutto questo tempo, prima con Hafez e poi con il figlio Bashar, è stata spazzata via dall’avanzata delle forze jihadiste siriane, in particolare quelle di Hay’at Tharir al-Sham (Hts), che dal 2017 governavano buona parte della provincia di Idlib, nel nord-ovest della Siria, e del Syrian National Army (Sna), entrambi supportati dalla Turchia, soprattutto quest’ultimo. (Patria Indipendente)

Ne parlano anche altri giornali

Sulla guerra civile scoppiata all’improvviso in Siria, che ha portato alla cacciata del sanguinario dittatore Bashar al-Assad per mano dei gruppi jihadisti riuniti sotto la guida di Abu Mohammed al Jolani, è già tempo di sospetti e accuse incrociate tra le potenze coinvolte, a vario titolo, nel teatro mediorientale. (LA NOTIZIA)

Nel corso della guerra si sono sviluppate in Siria due realtà diverse e opposte: l’insurrezione teocratica, promossa dalle formazioni islamiste che hanno schiacciato la gioventù democratica presente nelle prime rivolte, e la rivoluzione confederale giunta dal Rojava, che ha costruito istituzioni politiche, economiche e di genere di carattere radicalmente trasformativo. (il manifesto)

Curdi, ovvero quel popolo che ha avuto la sfortuna di finire in un crocevia geopolitico dei più infernali. Gli eventi precipitosi in Siria per mano di Hayat Tahrir al-Sham pongono oggi nuove sfide per il mondo dei curdi siriani, quarta porzione dell'universo sparpagliato tra Turchia, Iran, Iraq e Siria. (Inside Over)

Siria. L’impegno delle Sdf

Attraverso organizzazioni terroristiche jihadiste che Ankara ha sempre finanziato, come l’ISIS prima e adesso Hayat Tahri al-Sham (HTS), erede di Jabhat al-Nusra, e la coalizione di gruppi armati che si oppongono al presidente siriano Bashar al-Assad, denominata Syrian national army (SNA) e fedele alleata della Turchia, il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan da mercoledì della settimana scorsa sta ottenendo dei risultati importanti in Siria. (DinamoPress)

In Siria le forze ribelli e vincenti appoggiate dalla Turchia stanno continuando la loro avanzata per “eliminare il terrorismo” nel nord della Siria, ha detto giovedì una fonte del ministero della Difesa turco, riferendosi alla battaglia delle forze contro una milizia curda nella regione. (Il Sole 24 ORE)

Di Shorsh Surme – Questi gruppi includono gruppi jihadistii, come Hayat Tahrir al-Sham, che ha guidato l’attacco ad Aleppo e che raccoglie fazioni quietiste eredi di Jabat al-Nusra. (Notizie Geopolitiche)