Il numero due di Hezbollah: «Se Israele vuole l'invasione di terra, noi siamo pronti»
Il numero due di Hezbollah, Naim Qassem, ha parlato per la prima volta dopo l'uccisione del segretario generale del movimento sciita libanese, Hassan Nasrallah, morto nel massiccio raid israeliano di venerdì scorso sulla periferia sud di Beirut. «Sappiamo che la battaglia può essere lunga. Siamo pronti se gli israeliani decidono di entrare via terra», ha affermato, «Sceglieremo un segretario generale il prima possibile. (Corriere TV)
Ne parlano anche altre testate
L’invasione del Libano da parte di Israele c’è già stata. Come scrive il quotidiano finanziario americano, le forze speciali di Tel Aviv, negli ultimi mesi, hanno portato a termine una serie di incursioni all’interno dei tunnel di Hezbollah per colpire i membri del partito, le loro riserve di armi e, di conseguenza, cercare di indebolirli. (Il Fatto Quotidiano)
La diretta sulla guerra in Medio Oriente con il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana, il corrispondente da Israele Davide Frattini, l’esperto militare Guido Olimpio, l’inviata in Libano Marta Serafini. (Corriere TV)
L'esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso il comandante dell'unità dei razzi a lungo raggio di Hezbollah, Eid Hassan Nazar, in un raid a Beirut. Secondo l'Idf, era "un comandante veterano dell'organizzazione e un centro di conoscenza nel campo dei razzi". (Tiscali Notizie)
Ma per altri Paesi, soprattutto islamici, rappresenta un movimento di resistenza contro l’occupazione israeliana. Senza dubbio, per Israele e per buona parte dell’Occidente, inteso come omogeneità culturale più che come entità geografica, è una organizzazione terroristica. (L'Opinione delle Libertà)
L'Iran non manderà soldati o volontari a combattere contro Israele, nemmeno dopo l'uccisione del leader della milizia filo-iraniana Hezbollah, Hassan Nasrallah, da parte dello Stato ebraico. (Tiscali Notizie)