Infermieri toscani sul piede di guerra: «Il personale non ce la fa più. Sciopero in autunno»

TOSCANA – Uno sciopero in autunno. Ad annunciarlo a livello nazionale è il NurSind, che negli scorsi giorni ha proclamato lo stato di agitazione. Secondo il sindacato delle professioni infermieristiche i problemi maggiori riguardano la mancata attenzione agli infermieri dimostrata dal governo nella redazione del decreto Liste d’attesa: tutte le proposte di valorizzazione della professione infermieristica, infatti, sono state respinte. (La Voce Apuana)

Su altri giornali

“La misura è colma ed è arrivato il momento di smascherare le contraddizioni di un governo che da un lato, per bocca del ministro Schillaci, ammette la gravità della questione infermieristica, e dall’altro non va oltre vuote dichiarazioni”. (Sanità24)

Poi più nulla. Erano considerati come degli eroi fino alla fine dell’emergenza Covid. (Avanti Online)

Una mobilitazione che coinvolgerà anche il personale sanitario dell’Asst Ovest Milanese. I sindacati Nursind in questi giorni hanno annunciato lo stato di agitazione e lo sciopero in autunno. (LegnanoNews.com)

Sanità, i sindacati: «Dall’Asl nessuna apertura, resta lo stato d’agitazione. Valutiamo sciopero»

La carenza di infermieri è un’emergenza ormai cronicizzata dagli anni ma rischia di peggiorare ulteriormente per la mancanza di professionisti che, in un futuro prossimo, possano sostituire chi va in pensione. (Corriere Romagna)

Immagine di repertorio N. c. L'indagine nazionale condotta dal sindacato Nursing Up ha rivelato un aumento allarmante del numero di infermieri precari nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN) italiano, con una crescita del 154% negli ultimi anni. (OKMugello - News dal Mugello)

Così i sindacati NurSind, Nursing Up e Usb in una nota. "A fronte delle numerose criticità segnalate e delle contestazioni fatte sulle condizioni di lavoro, sui continui rientri e spostamenti fra i vari reparti ai quali è sottoposto il personale, sull’evidente aumento dello stress lavoro correlato e la difficoltà a conciliare i tempi di vita e lavoro, sull’aumento esponenziale delle ore di attività aggiuntiva per sopperire alle croniche carenze di organico, sull’impossibilità di recuperare l’enorme mole di ferie arretrate e di ore in eccesso accumulate, per finire con le assenze che tutt’ora permangono negli schemi di servizio, l’unica risposta che l’azienda è stata in grado, o ha voluto dare, è che il personale è sufficiente e addirittura, nel caso degli Infermieri e degli Oss, in sovrannumero e che quindi il piano assunzionale, la miseria di 34 infermieri e sei Oss nel 2024 per l’intera Asl, sia congruo e che, quindi, la programmazione sia stata rispettata in pieno". (IlGiunco.net)