Fontana (Lombardia): "In Italia è difficile fare ricerca. In Lombardia un po' meno"
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Fontana (Lombardia): "In Italia è difficile fare ricerca. In Lombardia un po' meno" 09 novembre 2024 "In Italia è difficile fare ricerca. In Lombardia un po' meno, anche perché credo che l'ecosistema che si è creato in Lombardia sia sotto gli occhi di tutti e inizi a diventare attrattivo anche per scienziati che provengono dall'estero. Questa è una cosa che dobbiamo fare con grande impegno, perché la fuga dei cervelli è una cosa che non possiamo più permetterci. (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altri giornali
Va a un milanese dal profilo internazionale, Alberto Mantovani, per «le sue scoperte fondamentali sul ruolo dell'immunità innata e dell'infiammazione nel cancro» il premio «Lombardia è ricerca». (il Giornale)
La cerimonia si è svolta al Teatro alla Scala di Milano, dove il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, insieme all’assessore regionale per l’Università, la Ricerca e l’Innovazione, Alessandro Fermi, ha consegnato il premio. (Mitomorrow)
Solo uno dei tanti «grazie» che spende, citando anche «i tecnici, gli infermieri», figure fondamentali troppo spesso dimenticate «che per me sono stati dei maestri» e la squadra di collaboratori che lo affianca. (Corriere Milano)
Mantovani è stato premiato per "le sue scoperte fondamentali sul ruolo dell'immunità innata e dell'infiammazione nel cancro". L'immunologo - e presidente di Fondazione Humanitas per la ricerca - è stato premiato durante la cerimonia che si è tenuta al Teatro alla Scala di Milano dal presidente della Regione, Attilio Fontana, e dall'assessore regionale all'Università, Alessandro Fermi. (MilanoToday.it)
La cerimonia di premiazione si è svolta questa mattina al Teatro alla Scala alla presenza, tra gli altri, del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana e dell’assessore all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi. (Valseriana News)
Sono i ragazzi e la ragazze che, alla Scala, sono saliti sul palco e hanno rice… E nel frattempo dedicano il loro tempo libero di diciottenni ai laboratori e agli studi di fisica, alla frequentazione per due settimane di un reparto di Chirurgia per studiare l’uso dei probiotici, alla progettazione di zaini per monitorare la qualità dell’aria. (La Repubblica)