I dazi di Trump minacciano anche i ristoranti e Walmart
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I dazi di Trump minacciano anche i ristoranti e Walmart I dazi di Trump sul Canada e il Messico, previsti per il 4 marzo, non danneggeranno solo l'industria automobilistica: anche il settore della grande distribuzione e i ristoranti sono preoccupati. Tutti i dettagli. A meno che non venga raggiunto un nuovo accordo, il 4 marzo entreranno in vigore i dazi statunitensi sulle importazioni dal Canada e dal Messico: l’aliquota sarà del 25 per cento, fatta eccezione per il petrolio canadese, che sarà soggetto a un’imposta inferiore, del 10 per cento. (Start Magazine)
Su altri giornali
«È un cambio di paradigma, inaspettato e incredibile quello che arriva dagli Stati Uniti. La verità è ben più drammatica: qui si rischia la tenuta economica e sociale di molti stati dell’Unione e dell’Unione stessa». (Il Sole 24 ORE)
Il presidente americano nella prima riunione di gabinetto della sua amministrazione: "Presto l'annuncio". La Commissione europea: "Nostra risposta sarà immediata e ferma". Confindustria: "Attacco Usa a nostre imprese, ora buia" (Adnkronos)
Gli occhi sono puntati sul mercato a stelle e strisce, con una domanda in testa: se Donald Trump dovesse decidere di applicare i tanto anticipati dazi sui prodotti europei importati negli Usa, quali saranno gli effetti sull’industria della moda italiana, che sta vivendo un momento difficile e di cui gli Stati Uniti sono un cliente importante? Il vero focus, soprattutto per la fascia alta del mercato, potrebbe però essere a oltre diecimila chilometri da Washington: in Europa, e in particolare i Paesi produttori di beni potenzialmente colpiti come le auto, e in Cina, l’unico Stato a cui siano stati attualmente applicati ulteriori oneri dalla nuova amministrazione Trump (pari al 10%, dal 4 febbraio). (Il Sole 24 ORE)
Questo lo scopo, e hanno fatto un buon lavoro ma ora io sono il presidente". "L'Unione Europea è stata creata per fregare gli Stati Uniti, siamo sinceri. (la Repubblica)
Conte e Schlein all'attacco: «Meloni ci sei?». Il presidente di Confindustria Orsini: «L'ora è buia. Qui si rischia la tenuta economica e sociale di molti stati» (Open)
Senza specificare quali saranno «le altre cose», quelle «other things» su cui verranno applicate le nuove tasse. Amo i Paesi europei, ma l'Unione Europea è stata creata per fregare gli Stati Uniti, possono tentare una rappresaglia, ma non avrà successo». (il Giornale)