Zona rossa a Roma, divieti per pregiudicati e Daspo urbano ai violenti
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Roma si prepara ad adottare la sua prima "zona rossa", un'area urbana con restrizioni specifiche per garantire la sicurezza pubblica. L'epicentro di questa zona sarà la stazione Termini, con un'estensione che coprirà l'intero quartiere Esquilino, noto da anni come crocevia di nazionalità diverse ma anche teatro di crimini, prevalentemente predatori, e illegalità legate allo spaccio di stupefacenti.
Dopo le esperienze di Firenze, Bologna, Milano e Bari, il piano del Viminale, discusso con i prefetti delle grandi città italiane, trova ora applicazione nella Capitale. Le "zone rosse", come ha dimostrato la loro recente applicazione in altre città durante le festività di fine anno, possono costituire uno strumento utile per migliorare la sicurezza urbana. Il prefetto di Roma ha sottolineato l'importanza di esaminare attentamente la questione a livello provinciale, con particolare attenzione alla previsione e all'utilizzo appropriato di questo potente mezzo.
La Prefettura, in collaborazione con l'amministrazione comunale, sta lavorando per concretizzare l'annuncio del vicesindaco Alberto Parigi riguardo all'istituzione delle "zone rosse" anche a Pordenone. La decisione finale sarà presa oggi, 3 gennaio, durante il Comitato per l'ordine e la sicurezza che si terrà in Prefettura. Già delineato il perimetro entro il quale entreranno in vigore le norme restrittive volute dal Ministero dell'Interno.
L'iter per l'introduzione delle "zone rosse" ha preso piede anche a Padova, dopo l'invito del Ministero dell'Interno. Una direttiva inviata a metà dicembre dal ministro Matteo Piantedosi ha sollecitato i prefetti di tutta Italia a individuare luoghi in cui applicare divieti di stazionamento per garantire la sicurezza.