Zuckerberg: Elimineremo il fact-checking su Facebook e Instagram
Articolo Precedente
Articolo Successivo
"Torneremo alle nostre radici e ci concentreremo sulla riduzione degli errori, sulla semplificazione delle nostre politiche e sul ripristino della libera espressione sulle nostre piattaforme. Più specificamente, ecco cosa faremo. Innanzitutto, ci libereremo dei fact checker e li sostituiremo con note della comunità simili a X." Così Mark Zuckerberg in un videomessaggio. Courtesy: Facebook Mark Zuckerberg Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (ilmessaggero.it)
La notizia riportata su altri giornali
Sono novità che cambieranno in modo significativo il modo in cui i post, i video e altri contenuti sono moderati online e quindi appaiono a noi utenti su Facebook , Instagram , Threads . Meta annuncia una rivoluzione nelle politiche di revisione contenuti. (Il Sole 24 ORE)
A comunicarlo è stato lo stesso ceo Mark Zuckerberg con un video pubblicato sul proprio canale ufficiale su Facebook, affermando anche come per il futuro ci si ispirerà a X con le ormai note note della collettività (Community Notes), partendo dagli Stati Uniti e poi estendendo il tutto al resto del mondo. (WIRED Italia)
Per Bruxelles sarà ora difficile imporsi. Ne parliamo con Benedetto Ponti, che insegna Diritto dei … (Il Fatto Quotidiano)
È questo uno dei punti con cui il Ceo di Meta, società che detiene alcuni social come Facebook, Instagram e Threads, Mark Zuckerberg ha annunciato lo stop al fact-checking sulle sue piattaforme. “Lavoreremo col presidente Trump per respingere i governi di tutto il mondo che se la prendono con le società americane e premono per una censura maggiore”. (Il Fatto Quotidiano)
Che un uomo geniale, che ha inventato il più famoso social network al mondo e messo da parte un patrimonio da 200 miliardi di dollari, improvvisamente, scopra l’acqua calda è quantomeno bizzarro. Ma meglio tardi che mai. (il Giornale)
Così, alla fine della fiera, addio facili censure per singole parole sgradite al buonismo un tanto al chilo, e addio a quella cialtronata del fact-checking, spesso e volentieri arma di coercizione del dissendo più che filtro della verità. (Il Giornale d'Italia)