Germania nel caos tra crisi di governo e crescita zero. Scholz: "Chiederò la fiducia al Bundestag"
Un vero terremoto quello che sta facendo barcollare la Germania in queste ore. Il cancelliere Olaf Scholz, in seguito al collasso della coalizione tripartita, corre a delineare la road map dei prossimi mesi. “Non è il momento delle tattiche politiche e delle scaramucce, è il momento della responsabilità”, chiede a gran voce il presidente Frank-Walter Steinmeier, parlando alla nazione. “La nostra Costituzione ha previsto disposizioni per l’eventualità che si è verificata ora", ha aggiunto Steinmeier, "la fine di una coalizione non è la fine del mondo, è una crisi che dobbiamo lasciarci alle spalle”, ha rassicurato i cittadini tedeschi. (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altri media
La conseguenza, spiega, è che Berlino “non sarà in grado di svolgere un ruolo di primo piano a livello europeo” in un momento in cui l’elezione di Donald Trump getta nuovi interrogativi sul futuro dell’Europa. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Scholz vorrebbe chiedere la fiducia in Parlamento il 15 gennaio per "aprire la strada ad elezioni anticipate", che potrebbero tenersi entro la fine di marzo. Dopo il licenziamento del liberale Christian Lindner si è aperta la crisi tedesca del cosiddetto governo “semaforo”, cioè l’esecutivo guidato da Spd insieme a Verdi e Fdp. (Sky Tg24 )
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha deciso di nominare Joerg Kukies, il suo ex consigliere economico, all’incarico di ministro delle Finanze, al posto del liberale Christian Lindner, sollevato dal suo incarico mercoledì sera dallo stesso Scholz dopo mesi di pesanti scontri interni alla coalizione “semaforo” tedesca (composta da socialisti, verdi e liberali). (Il Fatto Quotidiano)
Lo ha annunciato il portavoce del governo Steffen Hebestreit. I leader della coalizione si erano riuniti in serata in Cancelleria, e il leader del Fdp aveva suggerito a Scholz di indire nuove elezioni a inizio 2025. (Corriere della Sera)
BERLINO. La coalizione semaforo è al capolinea. (La Stampa)
Perché il governo Scholz si squaglierà (Start Magazine)