15 dettagli visti alle sfilate della Paris Fashion Week che già vorremmo in guardaroba

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Tutti i dettagli alle sfilate della Paris Fashion Week che possono esservi sfuggiti: un recap dei 15 macro trend, tra capi e accessori, che già sogniamo in guardaroba Dopo i dettagli avvistati alla Milano Fashion Week è il momento di “tirare le somme” anche sulle tendenze viste alla settimana della moda parigina. Per la primavera estate 2025 i designer francesi hanno scelto di portare in passerella non solo lo stile effortless ma anche curiosità, da imitare all'istante. (Vogue Italia)

Se ne è parlato anche su altri media

La settimana della moda di Parigi si è appena conclusa e con lei anche il fashion month, quello delle sfilate Primavera-Estate 2025 che ha preso il via da New York quasi un mese fa. In ogni capitale della moda ne abbiamo viste tante, tendenze, celebrities, avvenimenti inattesi, ma Parigi in particolare ci ha regalato molto di cui parlare. (Grazia)

Perciò la domanda sorge spontanea: dov'è il 2024? Anzi, la Primavera Estate 2025, il futuro, da cosa sarà caratterizzata, quali saranno gli elementi che la contraddistingueranno dal passato? Difficile rispondere come è difficile individuare la direzione che stanno prendendo le tendenze beauty, che preferiscono mescolare i look del passato aggiornandoli piuttosto che creare realmente qualcosa da zero, eccezion fatta per l'effetto bagnato, che resta un elemento dominante e riproposto in vari modi nelle ultime stagioni non solo in passerella, ma anche sui red carpet. (Elle)

Nella mancanza di forme o soluzioni nuove, la fashion week francese ha raccolto sì tanti dejà vu, ma ha regalato anche la vertigine di un’inedita riflessione biopolitica. (AMICA - La rivista moda donna)

Corsetti, bodycon o drappeggi: le (neo)silhouette della Paris Fashion Week

Andata in scena subito dopo New York, Londra e Milano, si è trattato di una settimana intensissima, ricca di emozioni e sorprese: basti pensare all'attesissimo debutto di Alessandro Michele come direttore creativo di Valentino, un Pavillon des Follies – e specialmente di fiocchi –, presentato al cospetto di Harry Styles e molte altre celeb amiche del designer sin dai tempi di Gucci. (Cosmopolitan)

Non andò meglio qualche tempo dopo con Worth, primo couturier della storia della moda che riempì di volant gli abiti princesse della consorte di Napoleone III Eugenia de Montijo, e nemmeno con Gabriele D’Annunzio che cesellò di notturne balze il guardaroba delle inquiete eroine dei suoi romanzi. (Elle)

Pearl e naturalmente Jean Paul Gaultier, Vivienne Westwood, Alexander McQueen, Dolce Gabbana e Thierry Mugler che oggi perdura su una moda da togliere il fiato, ibridandola a suggestioni bucoliche che aggiornino la silhouette. (Elle)