Gigi D’Alessio, l’appello per i giovani di Napoli: “La vita è bella, non è un gioco”

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
DiLei INTERNO

"La vita è bella, non è un gioco". Non è la solita frase fatta quella condivisa da Gigi D'Alessio sul suo profilo Instagram, ma parte di un accorato appello rivolto ai giovani di Napoli, e non solo. Sono sempre più frequenti, troppo, gli episodi di violenza che arrivano dal capoluogo campano. Episodi in cui a rimetterci sono ragazzi come Santo Romano, Emanuele Tufano e Arcangelo Correra, gli ultimi tre che in meno di venti giorni hanno perso la vita per i motivi più futili. (DiLei)

Ne parlano anche altre fonti

Nessuna esaltazione di violenza, nessuna celebrazione di icone criminali. Arcangelo Correra era un figlio dei vicoli, di quella parte di Napoli in cui il sole batte solo a mezzogiorno. (Corriere della Sera)

C'è silenzio a via dei Tribunali a Napoli. Nessuno ha voglia di parlare e molti, forse, vorrebbero dimenticare. Ma non è possibile. Non è possibile perché a pochi passi, a piazzetta Sedil Capuano, ci sono ancora i segni di una città che ha sepolto di nuovo una parte del suo futuro. (Fanpage.it)

Attiva la lettura vocale Dopo l'uccisione a Napoli del diciottenne Arcangelo Correra , Gigi D'Alessio ha lasciato sui social un messaggio per invitare i ragazzi a r'espingere la violenza e ad amare la... (Virgilio)

Napoli, 18enne ucciso da colpo di pistola. Il questore: "Troppo facile procurarsi un'arma"

2 Una Beretta calibro 9×21, arrivata da chissà dove e finita chissà come tra le mani di Renato Caiafa, che ha sparato e ha centrato alla fronte Arcangelo Correra, uccidendolo. E un proiettile a terra che potrebbe non essere legato alla vicenda: è di un calibro diverso. (Fanpage.it)

La donna conosce il dolore che sta provando oggi la mamma di Arcangelo, perché anche lei ha perso alla stessa maniera due pezzi fondamentali della sua famiglia: Luigi, il figlio ucciso da un poliziotto durante una rapina con pistola giocattolo, e Ciro, il marito ammazzato sotto i suoi occhi quando Renato aveva 15 anni. (leggo.it)

"C’è un problema sociale e dobbiamo affrontarlo insieme", spiega Maurizio Agricola, in un'intervista a La Repubblica, dopo l'omicidio di Arcangelo Correra. Il giovane è stato colpito per sbaglio da un colpo sparato da un'arma da fuoco. (Sky Tg24 )