I cinque minuti a 700 watt di Pogacar. Chi poteva stargli dietro?

E’ quasi una abitudine, come si fa tra amici, ritrovarsi all’indomani di una grande corsa a commentarla con Pino Toni. Accadde con la fantastica Roubaix di Van der Poel e più di recente con il Tour di Vingegaard e la suggestione della Vuelta per Pogacar. Questa volta, appena rientrati da Zurigo, il tema della chiacchierata con il preparatore toscano, che ha avuto fra i suoi atleti anche Alberto Contador, Peter Sagan e il cittì azzurro Bennati, è il mondiale dello sloveno (Bici.PRO)

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L'uomo di punta sarà ovviamente Tadej Pogacar, che farà il suo esordio in maglia iridata al Giro dell'Emilia, questo sabato, per poi correre martedì la Tre Valli Varesine. Nel mezzo ci saranno anche Coppa Agostoni e Coppa Bernocchi, alle quali lo sloveno non prenderà parte, ma che vedranno comunque la formazione emiratina tra le attese protagoniste per continuare l'ottimo finale di stagione che tutti sperano potrà poi essere coronato con il successo a Il Lombardia di sabato 12 ottobre. (SpazioCiclismo)

Il commissario tecnico della Slovenia Uroš Murn ha recentemente rilasciato un'intervista a Wielerflits dove ha parlato del Mondiale di Zurigo vinto dalla sua nazionale domenica scorsa. (Cicloweb.it)

Tadej Pogačar sta vivendo una delle stagioni più proficue della storia dello sport. Il suo 2024 è stato un anno da favola: alla Strade Bianche, corsa del suo esordio stagionale, ha vinto portando a termine un attacco di 82 chilometri, mentre due settimane dopo ha centrato il suo primo podio in carriera alla Milano-Sanremo, chiusa al 3° posto. (Cicloweb.it)

La nuova maglia, o per meglio dire, la nuova divisa iridata è pronta per essere indossata da Tadej Pogačar. (SpazioCiclismo)

ZURIGO (Svizzera) – «Ho capito che Tadej stava arrivando – dice Tratnik – perché quando con la fuga abbiamo iniziato la salita, avevamo un vantaggio di circa due minuti e mezzo. E poi, qualche minuto dopo, ho visto sulla tabella che il numero 22 aveva 20 secondi di vantaggio sul gruppo: il numero 22 era Tadej. (Bici.PRO)

Anche Alejandro Valverde, che ha concluso la sua carriera su strada nel 2022 e si dedica ora al gravel, è rimasto molto impressionato dall’impresa di Tadej Pogacar al mondiale di Zurigo. Il murciano ha dichiarato a EFE di non aver mai visto un corridore più forte dello sloveno in tutta la sua vita. (Bicisport)