Chiara Ferragni, ok all’aumento di capitale da 6 milioni: il tentativo di salvataggio di Fenice

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Corriere della Sera ECONOMIA

Via libera in assemblea all'aumento di capitale di Fenice, la società titolare dei marchi di Chiara Ferragni. Lo si legge in una nota in cui viene sottolineato che la delibera, con i termini posposti dall'amministratore umnico Claudio Calabi, è passata con il voto favorevole di Sisterhood e di Alchimia. In particolare Sisterhood si è detta «pronta a sottoscrivere l'aumento di capitale in proporzione alla quota detenuta» ed eventualmente anche per la parte che non fosse sottoscritta dagli altri soci, per consentire a Fenice di «proseguire con successo la propria attività». (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

Fenice, infatti, ha accumulato perdite per 10,2 milioni di euro tra il 2023 e i primi undici mesi del 2024. Chiara Ferragni e i suoi soci si sono riuniti per decidere il destino di Fenice, la società che gestisce i suoi marchi e rappresenta il fulcro del suo impero imprenditoriale. (OGGI)

Sul fronte immagine, il ritorno è stato più semplice, ed è andato in scena all'ultima settimana della moda a Milano, quando è riapparsa in prima fila tra gli altri vip ad una sfilata. (TGR Lombardia)

MILANO – I soci di Fenice, riuniti in assemblea, si dividono sull’aumento di capitale da 6,4 milioni necessario per garantire la sopravvivenza della società che gestisce i marchi di moda di Chiara Ferragni (la Repubblica)

Chiara Ferragni "tradita" dal socio Pasquale Morgese: "Ha votato contro il piano per salvare le sue società, non vede prospettive. Lei ormai è tutt'altro che attraente per la moda"

Adesso, con l’operazione pulizia dei conti della sua Fenice, attuata dall’amministratore delega… «Chiara è molto determinata a ripartire». (la Repubblica)

Chiara Ferragni riparte, pronta anche a sostenere tutto l’aumento di capitale (6,4 milioni) di Fenice, titolare dei marchi e società chiave del suo piccolo impero travolto dal pandoro-gate. L’imprenditore calzaturiero pugliese dopo aver contestato il bilancio, chiedendo chiarimenti e delucidazioni con oltre 30 domande, ha votato contro preannunciando l’impugnazione. (Corriere della Sera)

Non è stato un lunedì facile quello che ieri ha vissuto l’influencer, alle prese con due passaggi chiave per il futuro delle sue aziende: l’approvazione del bilancio 2023 – “in enorme ritardo” – e il semaforo verde ad un aumento di capitale pari a 6,4 milioni di euro, indispensabile per mettere in ordine i conti squassati dal “pandoro gate” e dal conseguente crollo reputazionale che nell’ultimo anno e mezzo ha travolto la vita e i business della Ferragni. (Il Fatto Quotidiano)