Addio a Riccardo Bonacina, fede e ironia di un grande giornalista
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Lucio Brunelli Di Riccardo Bonacina giornalista, conduttore televisivo e fondatore di Vita, il settimanale (poi trasformato in mensile) del mondo non profit, hanno già scritto in tanti, con serietà e stima sincera. Passione per la realtà, ironia, libertà di pensiero, erano i suoi tratti umani e professionali. Il segreto della sua umanità però era l’esperienza di fede che viveva con una purezza commovente e che aveva riscoperto ed abbracciato con entusiasmo negli anni giovanili. (Vatican News - Italiano)
La notizia riportata su altri giornali
Il … Quel mondo che nel giorno della sua scomparsa gli rende omaggio. (Il Fatto Quotidiano)
Il consiglio comunale ha dedicato un minuto di silenzio a Riccardo Bonacina (nella foto), giornalista e fondatore del settimanale Vita, scomparso ieri a 70 anni. E pur essendo distante da me sotto alcuni punti di vista, come quello religioso, ha lasciato un segno fortissimo nella mia formazione e nella formazione di molti operatori del sociale». (il Giornale)
Cresciuto nelle file de Il Sabato, settimanale cattolico di battaglia, fondato nel 1978 e chiuso nel 1993, migrò all'inizio degli anni '90 prima a Mediaset e poi alla Rai, dalla quale si staccò nel 1994 per fondare quella che resterà la sua grande opera: la rivista Vita. (il Giornale)
Il fondatore di «Vita» nel ricordo del suo “successore” Stefano Arduini: «Considerava la fede una grande fortuna nell’affrontare con realismo e fiducia le sfide e le difficoltà della vita». I funerali venerdì 13 dicembre alle 11 in Sant’Eustorgio (Diocesi di MIlano)
Chiunque lo abbia conosciuto, anche per poco, anche da lontano, può facilmente ritrovarsi in questi termini, che curiosamente paiono l’eco di un tempo diverso, appartenere a un contesto che nell’estremo saluto può persino delineare un’eredità. (Avvenire)
E’ morto Riccardo Bonacina, avevamo la stessa età, siamo stati amici tanti anni fa, ultimamente ci sentivamo ogni tanto, sempre via whatsapp. Io gli segnalavo delle mie iniziative lui me le rilanciava, qualche mese fa mi fece fare una bella intervista sulla “mototerapia” da Alessandro Banfi, un altro caro amico e collega. (Per Noi Autistici)