Nella Marina di Brindisi è ormeggiato il Pacha III, yacht d'epoca della famiglia reale di Montecarlo
Ormeggiato al Marina di Brindisi il "Pacha III", yacht d'epoca risalente al 1931 della famiglia reale di Montecarlo. A bordo la principessa Carolina di Monaco in vacanza nel Salento che questa sera, come annunciato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, assisterà alla prima italiana di Core Meu, lo spettacolo nato dall’incontro tra la danza classica della compagnia Les Ballets de Monte Carlo e la musica tradizionale di Antonio Castrignanò & Taranta Sounds. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
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Il panfilo è ormeggiato nel porticciolo turistico, vicino al Castello Alfonsino (norbaonline.it)
È stata accolta dall’arcivescovo Michele Seccia, la principessa Carolina di Monaco giunta a Lecce per assistere a “Core Meu”, lo spettacolo nato dall’incontro tra l’arte della danza del Balletto di Monte Carlo e la travolgente musica popolare di Antonio Castrignano e la sua Taranta Sounds. (Diocesi di Lecce)
Carolina è approdata nelle scorse ore nel tacco d'Italia a bordo del panfilo che è ormeggiato su un pontile del porticciolo turistico a Bocche di Puglia, a pochi metri dal Castello Alfonsino di Brindisi (ilgazzettino.it)
Dopo lo straordinario successo dello spettacolo di musica e danza “Core Meu”, andato in scena in Piazza Duomo a Lecce, l’intero staff ha chiuso in bellezza con una cena in un noto locale del centro storico per festeggiare il compleanno di Alexandra, la Figlia della Principessa Carolina di Monaco, che proprio sabato ha compiuto 25 anni. (TeleRama News)
Ci sarà anche la principessa Carolina di Monaco in piazza Duomo, a Lecce, per ammirare “Core Meu”, spettacolo che unisce musica e danza, creato dal coreografo Jean-Christophe Maillot e cucito addosso alle note della pizzica salentina suonate dal vivo da Antonio Castrignanò e Taranta Sounds. (quotidianodipuglia.it)
La creazione originale del coreografo Jean-Christophe Maillot, direttore artistico dell’importante compagnia del Principato di Monaco fondata nel 1985, con i costumi di Salvador Mateu Andujar, evoca trance e sacrificio. (la Repubblica)