La Corte Costituzionale ha evitato all’Italia di fare una pessima figura

La sentenza della Corte Costituzionale del 14 u.s ha annullato sette specifiche disposizioni della legge n. 86/2024 perché violano il principio costituzionale della sussidiarietà che regola la distribuzioni delle funzioni tra Stato e regioni. In effetti le nuove competenze sono definite ricorrendo ad in un semplice accordo politico Governo-Regione mentre dovrebbe ricostruire sistematicamente l’impiego del parametro costituzionale del coordinamento con la finanza pubblica ricorrendo ad una «norma di comportamento» che consiste nello stabilire prima «che fare» e poi «come fare». (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Ne parlano anche altri giornali

I rilievi della Corte costituzionale sulla legge per l’autonomia differenziata segnalano i vizi di una interpretazione del regionalismo che mette al centro rivendicazioni prive di solidi ancoraggi. Bisogna tornare al modello di sussidiarietà (Lavoce.info)

Festeggiando la annunciata sentenza della Corte costituzionale sull’autonomia regionale differenziata, il ministro Calderoli ha dato mostra, ancora una volta, della sofisticata sensibilità giuridica e istituzionale che lo contraddistingue. (il manifesto)

I deputati del centrosinistra, dai banchi, hanno esposto le bandiere d’Italia . Con i tricolori in mano, alcuni hanno intonato l’inno di Mameli, altri hanno gridato “vergogna”. (Il Fatto Quotidiano)

Autonomia, opposizioni: "Stop alle intese con le Regioni". Calderoli: "Negoziati

Il crollo del Carroccio nelle due ultime elezioni regionali spinge ancora di più il partito di Matteo Salvini a rinchiudersi nelle regioni del Nord: quelle che con i loro referendum consultivi del 2017 hanno spinto maggiormente per trasferire fondi dallo Stato nelle casse locali. (Corriere della Sera)

È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese. “Alla luce della recente sentenza della Corte costituzionale relativa alla legge sull’autonomia differenziata, il buon senso vorrebbe che il governo sospendesse le intese con alcune regioni sulle materie non Lep”. (Avanti Online)

Dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionali sette punti della legge sull’Autonomia Differenziata, le opposizioni hanno presentato in modo unitario alla Camera una mozione che chiede al governo di interrompere immediatamente le intese in fase di negoziazione con le regioni sulle ‘materie non Lep’ e di sciogliere il Comitato per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (Clep), il cui lavoro è stato messo in discussione dalla decisione della Consulta. (LAPRESSE)