Ex Ilva, cassa integrazione: scure sugli impianti. Fiom: «Accordo nella notte, 4050 lavoratori, 3500 a Taranto»

Approfondimenti:
Ponte sullo Stretto Messina

«Dopo oltre 14 ore di trattativa al Ministero del Lavoro è stato raggiunto nella notte l’accordo sulla cassa integrazione per i lavoratori ex Ilva. Nell’accordo prevediamo che, con il percorso di ripartenza, siano garantiti tutta l’occupazione e la continuità salariale con un’integrazione dignitosa per le persone che per vivere devono lavorare» Lo dichiara in una nota Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil sottolineando che: «nell’accordo c'è un piano di ripartenza che i commissari straordinari dovranno mettere in pratica, c'è la tutela occupazionale perché non sono previsti esuberi e soprattutto alla fine di questo percorso ci sarà la possibilità per tutti di rientrare al lavoro». (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La notizia riportata su altri giornali

Vulcan Green Steel e Steel Mont (India), Metinvest (Ucraina), Stelco Holdings (Canada), Sideralba e Marcegaglia (Italia) sarebbero interessati all’acquisto del gruppo siderurgico ora in amministrazione controllata che il governo metterà in vendita con un bando in arrivo entro 10 giorni. (Corriere della Sera)

Roma, 26 lug. – Cassa integrazione straordinaria per 4.050 dipendenti, per 12 mesi rinnovabile per ulteriori 12, integrazione salariale al 70% della retribuzione globale lorda, monitoraggio sull’attuazione del piano di ripartenza, intenzione manifestata dall’azienda di erogare una Una Tantum welfare e di attivare lo smart working su base volontaria. (Agenzia askanews)

La notizia, già nell’aria, arriva ufficialmente dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel corso della sua visita a Taranto, dove ha sede il colosso siderurgico. Fa sapere di aver già incontrato alcuni, potenzia… (La Stampa)

ADDETTA / O ALLA PULIZIA

Sono 3.500 le persone che disporranno dell'ammortizzatore sociale nella città pugliese su un totale di 4.050. Buona parte delle maestranze coinvolte lavorano a Taranto, dove ha sede l'acciaieria più grande d'Europa, da anni in crisi e ad oggi in cerca di nuovi investitori per il rilancio. (QuiFinanza)

Dodici anni fa all’Ilva di Taranto, proprio il 26 luglio, il sequestro degli impianti da parte della Magistratura per i reati ambientali e l’arresto dei Riva, allora proprietari e amministratori della fabbrica, e i loro dirigenti. (Il Sole 24 ORE)

SETTORE: Personale Operaio residenza o domicilio vicina al posto di lavoro; (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)