L’ammiraglio Credendino: “In futuro possibili navi a propulsione nucleare per la Marina militare”

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"Stiamo già lavorando ai progetti navali della generazione successiva: potrebbero essere dotati di propulsori nucleari, grazie alla tecnologia dei nuovi reattori, sia per i caccia che per i sottomarini”. Lo ha rivelato l'ammiraglio Enrico Credendino, capo di Stato Maggiore della Marina Militare, intervistato oggi da Repubblica. L'ufficiale ha fatto il punto dell'impegno della forza armata in questi anni di tensioni internazionali, che ha visto grande attività da parte delle unità italiane nei mari di tutto il mondo. (CittaDellaSpezia)

Ne parlano anche altri media

Le risorse a disposizione della Marina militare sono sufficienti "ma per un periodo limitato. Noi siamo fermi a 30mila e questo ha un (Secolo d'Italia)

E' quanto prevederebbe il piano di sicurezza nazionale a cui sta lavorando lo Stato Maggiore della Difesa su indicazione del ministro Guido Crosetto. Un intervento da operare in un arco temporale tra i cinque e gli otto anni. (LaC news24)

C'è un piano italiano per la difesa che il governo Meloni sta mettendo a punto. Dopo l'accoglimento da parte dei leader europei, durante l'ultimo Consiglio straordinario, al piano ReArm Europe di Ursula von der Leyen, anche l'Italia sta ragionando sulla possibilità di rafforzare la sua capacità militare. (Fanpage.it)

L’ultimo, in ordine di tempo, a lanciare l’allarme è stato l’ammiraglio Enrico Credentino , capo di Stato Maggiore della Marina Militare che in un’intervista a la Repubblica avverte: per fronteggiare le nuove sfide le risorse della Marina sono sufficienti, «ma per un periodo limitato. (Il Sole 24 ORE)

In Ucraina sotto l'egida dell'Onu. O almeno con una «coalizione di volenterosi» che sia ben più ampia del modello europeo immaginato da Parigi. La strategia dell'Italia che spera ancora nel sostegno Usa (Open)

Lorenzo De Cicco scrive di "un modello che prevede l’aumento di 30-40.000 militari. Un “piano di sicurezza nazionale”, da sottoporre necessariamente al voto del Parlamento e al quale sta lavorando lo Stato Maggiore su input del ministro della Difesa, Guido Crosetto. (Taranto Buonasera)